News18 gennaio 2021 15:26

Scuola, l'appello di 182 docenti liguri: basta con l'improvvisazione

L'istanza nasce dai docenti dell'Istituto di istruzione superiore Gastaldi-Abba di Genova e ha già raccolto circa duecento firme in poche ore: l'intento, dare l'allarme sulla situazione delle scuole liguri che dal 7 gennaio attendono di settimana in settimana di sapere se torneranno in presenza o meno, scoprendolo all'ultimo minuto

Scuola, l'appello di 182 docenti liguri: basta con l'improvvisazione

Alla cortese attenzione 

del Presidente del Consiglio dei Ministri,

della Ministra dell'Istruzione,

del Presidente della Regione Liguria,

dell'Assessore all'Istruzione della Regione Liguria,

del Presidente della Commissione Permanente Scuola della Regione Liguria,

delle Prefetture di Genova, La Spezia, Savona, Imperia,

dell'Ufficio Scolastico Regionale della Liguria,

degli Uffici Scolastici Provinciali della Liguria,

e per conoscenza alle sigle sindacali del territorio

Appello alle numerose autorità preposte e ai numerosi organi sindacali di categoria 

Dall’inizio dell’anno scolastico abbiamo cambiato orari, assetti e organizzazione con frequenza quasi settimanale, gli studenti sono smarriti, noi docenti disorientati, il primo quadrimestre sta per finire, senza nessuna concreta certezza dell’efficacia del lavoro svolto né dell’organizzazione di quello futuro. 

Chiediamo che ci sia lungimiranza nelle decisioni sulla scuola, che si valuti se e come tornare in presenza o continuare il lavoro a distanza su intervalli di tempo maggiori di una settimana. 

Chiediamo, cioè, di conoscere le sorti della scuola nei prossimi mesi, perché il nostro lavoro è basato sulla programmazione, non sull’improvvisazione. 

Chiediamo di essere ascoltati nel momento in cui vengono prese decisioni che hanno pesanti ricadute sulla didattica. 

Chiediamo di non dover più tentare di adeguare l’orario scolastico a richieste inapplicabili, che non tengono neppure conto dei curricula dei diversi indirizzi di studio, ma che si permetta di organizzare l’orario delle lezioni in autonomia e in collegamento diretto con le altre istituzioni scolastiche del distretto. 

Chiediamo che venga riconosciuta la professionalità dei docenti e ricordiamo che il lavoro in presenza o a distanza presuppone una programmazione differente, non sempre riconvertibile, oltre che differenti ritmi di produzione e assimilazione. 

Chiediamo, in poche parole, di poter svolgere il nostro lavoro con efficacia.  

Auspichiamo che la situazione derivata dall’attuale emergenza sanitaria induca finalmente le autorità a interventi e investimenti - da troppo tempo promessi - che permettano alla nostra scuola di uscire rafforzata nella sua struttura, senza che le famiglie e il personale scolastico debbano sostituirsi al sistema e farsene carico.

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