News29 gennaio 2021 13:22

Fondazione Gimbe: Liguria seconda in Italia per vaccini a categorie non previste

Ferruccio Sansa: "Chiederemo alla Regione di sapere a chi sono andati i vaccini. Fondamentale che in questa fase critica le pur poche dosi disponibili siano utilizzate per proteggere chi lavora in prima linea con i pazienti e le persone più fragili, come previsto dal Piano vaccinale"

Fondazione Gimbe: Liguria seconda in Italia per vaccini a categorie non previste

"La Liguria, rispetto a tutte le altre regioni, ha una percentuale di personale non sanitario vaccinato contro il Covid che è la seconda più alta in Italia (dopo la Lombardia): il 39 per cento. Una fascia, quella dei non sanitari, che non è prevista dal Piano vaccinale".

A dirlo è la fondazione Gimbe in uno studio pubblicato ieri e ripreso stamattina dal consigliere regionale Ferruccio Sansa (Lista Sansa Presidente).

"Secondo il report, al 27 gennaio in Italia hanno completato il ciclo del vaccino anti Covid con la seconda dose 270.269 persone, pari allo 0,45% della popolazione italiana ma con marcate differenze regionali: si va infatti dallo 0,16% della Calabria allo 0,70% del Lazio.

Inoltre, ben 350.548 dosi, pari a oltre il 23%, sono state somministrate a personale non sanitario, una fascia non prevista dal Piano vaccinale.

Con questo ritmo, avverte Gimbe, entro aprile avremo due dosi a disposizione solo per il 14% popolazione."

"Come ricorda la Fondazione - prosegue Sansa - secondo il piano vaccinale le categorie da vaccinare con priorità sono 3: operatori sanitari e sociosanitari (a cui sono andate finora il 67,1% dosi), personale ed ospiti delle Rsa (finora 9,7% dosi) e persone over 80 anni (0,9% dosi)

In questa fase critica della pandemia - in cui abbiamo assistito a continue rimodulazioni al ribasso delle forniture dei vaccini, in cui siamo minacciati delle nuove varianti del virus e da una verosimile risalita della curva epidemica una volta esauriti gli effetti della ‘stretta’ di Natale - è fondamentale che le, pur poche, dosi di vaccino disponibili siano utilizzate per proteggere chi lavora in prima linea con i pazienti e le persone più fragili, come previsto dal Piano vaccinale.

Chiederemo alla Regione di sapere a chi sono andati i vaccini."

com

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