"La richiesta di soccorso - dicono dall'USB - è arrivata alle 23,20 di martedì per un incendio di un capannone in via Romairone a Bolzaneto.
I Pompieri sono intervenuti per spegnere un incendio in un capannone fantasma, forse contenente liquidi infiammabili, forse sotto sequestro, potenzialmente pericolosi per l’adiacente impianto petrolchimico Sigemi.
Il comando ha spinto l’acceleratore sul personale presente facendolo lavorare consecutivamente anche più di 8 ore in un scenario molto complesso con gravi rischi per i Vigili del Fuoco. Poche squadre ma con un occhio di riguardo al risparmio.
L’intervento si è sviluppato con l’invio del distaccamento di Bolzaneto (5 unità), due partenze, autoscale e mezzi di supporto inviati dalla sede centrale per un totale di circa 20 uomini più il Comandante e i funzionari.
Un utilizzo altissimo di bombole d’aria, oltre 50, per far fronte all’incessante lavoro che i Pompieri hanno dovuto affrontare con la paura che potesse venire coinvolto un silos del deposito.
Nessun cambio, nessun turn over, e solo verso le 6 una squadra da Savona ed una da Busalla hanno potuto offrire un po’ respiro al personale che ininterrottamente ha lavorato per evitare il peggio.
Avvieremo un tavolo in Prefettura e se non avremo risposte dagli organi preposti depositeremo un esposto in Procura e organizzeremo una manifestazione in Valpolcevera e a Multedo per denunciare l’assurdità di una gestione basata sul risparmio e sulla pelle dei lavoratori e dei Cittadini.
Faremo i passaggi istituzionali dovuti al fine di aprire un dialogo con i soggetti preposti, per ricostruire un sistema di soccorso che ponga le basi per una prevenzione che non può essere basata solamente sulla buona volontà dei Vigili del Fuoco di “strada”.
Abbiamo atteso e sperato che la nostra città cambiasse volto, allontanando quegli incubi che rappresentano le aziende ad alto rischio di incidente rilevante inseriti nel tessuto cittadino. "