News04 marzo 2021 12:57

Marco Russo: il commercio savonese ha bisogno di programmazione

"In questi giorni si parla molto di Esselunga, ma il punto fondamentale per Savona è il rilancio del commercio nel centro e nei quartieri"

Marco Russo: il commercio savonese ha bisogno di programmazione

Su questo tema il Patto per Savona, il movimento civico che ha espresso la  candidatura a Sindaco di Marco Russo, ha coinvolto il docente del Politecnico di Milano Luca Tamini, autore di molti dei Piani del commercio adottati da città  capoluogo ed ha avviato un lavoro di ricognizione dei negozi sfitti grazie al coinvolgimento di volontari che battono ogni via per fotografare la situazione. 

“Stiamo facendo un lavoro complesso, che coinvolge molti commercianti e che  si ispira alle migliori esperienze di altre città – dichiara Giorgio Masio, coordinatore per il Patto del gruppo sviluppo – Stiamo cercando di mappare i  tanti negozi chiusi, in centro e nei quartieri, segno del degrado della città”. 

”A nostro avviso è indispensabile elaborare un Piano del Commercio innovativo  per affrontare le sfide post-Covid - prosegue Masio - Il Piano dovrà prevedere  l’adozione di un nuovo modello di governance, cioè un Distretto Urbano del  Commercio capace di sviluppare alcuni progetti strategici: un progetto “riaprire  le serrande” per combattere la desertificazione commerciale di tante zone della  città; interventi mirati del Comune a sostegno dei negozi di quartiere anche con  l’istituzione di un albo dei negozi di vicinato; lo studio di azioni integrate con le  politiche urbanistiche per il sostegno e il consolidamento degli ambiti distrettuali  del commercio; infine le Manifestazioni sono per noi uno dei principali strumenti  con cui promuovere una rinnovata attrattività della città”. 

Per il candidato Sindaco Marco Russo il tema del commercio è particolarmente  importante perché da esso passa il rilancio della città.  

“Il commercio è un tema cruciale per il turismo e per la riqualificazione urbana  di Savona anche nei quartieri. Le parole d’ordine sono programmazione e  coinvolgimento di tutti gli interlocutori. Parlare di nuovi ipermercati al di fuori di  queste linee guida è sbagliato ed inutile.

Piuttosto, il commercio al dettaglio è l’anello di congiunzione tra turismo e città e nel contempo è il presidio di territorio, soprattutto nei quartieri. Il COVID ha accelerato ed esasperato le  grandi difficoltà con cui il settore si confronta da anni. Stiamo pensando ad un  nuovo modello di commercio di comunità capace di offrire un servizio adeguato  ai consumatori coniugando tale ruolo con un'azione collettiva sul territorio”.

com

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