Poi però l’aspirante opera d’arte si è rivelata una crosta col passare dei giorni. Pian piano è stata coperta da una serie di altre cose e abbiam dovuto arrenderci all’evidenza: si trattava, ancora una volta, di rumenta.
Che nessuno raccoglie.
Nella vecchia Darsena che dovrebbe esser motore della futura - e si spera meno precaria - ripresa del turismo e della vita sociale savonese, dove bar e ristoranti che da un anno stanno un po’ aperti e tanto chiusi continuano a pagare affitti da urlo e un’esosissima Tari oltre a bollette e vari altri balzelli.
Dove se hai in mano un sacchetto dell’umido te lo devi trascinare per chilometri, nonostante la Tari non risparmi neppure i residenti.
Dove da una settimana c’è tutta sta roba davanti a una banca, e nessuno la toglie.