News05 aprile 2021 17:03

Vaccini e sanità pubblica

Europa Verde: diminuire le dosi inizialmente indirizzate ai medici di base significa solo avviare un percorso di privatizzazione dei percorsi sanitari

Vaccini e sanità pubblica

Europa Verde ringrazia tutto il personale in prima linea contro il Covid. Siamo vicini al personale sanitario e ai medici di base ingiustamente messi da parte dalla amministrazione Toti. 

Siamo solidali con le famiglie delle persone colpite dalla pandemia e con tutti coloro che oggi lottano contro di essa.

I Liguri hanno indubbiamente dato prova di saper reagire nonostante il depotenziamento della sanità pubblica perseguito senza sosta dall'amministrazione regionale di Centro destra.

Il virus ha evidenziato la necessità  di bloccare le assurde ed inutili privatizzazioni avviate durante il primo mandato della destra regionale quando era stata promossa la privatizzazione di alcuni ed importanti presidi ospedalieri (Bordighera, Cairo Montenotte, Albenga etc.).  

Ora con la delega della sanità rimasta nelle mani del Presidente della Regione Toti pare invece che i processi di privatizzazione siano stati momentaneamente fermati, anzi addirittura la minoranza del consiglio comunale di Albenga (dello stesso schieramento del presidente) presenta una mozione affinchè l'ospedale locale rimanga pubblico.

Si va così a sconfessare la linea attuata dal Presidente stesso negli ultimi anni.

A questo quadro di incertezza si associa in tema di vaccini una decisione che lascia sconcertati ed è apparentemente in contraddizione con il passo indietro avviato.

Noi crediamo infatti che non abbia alcun senso in linea generale diminuire le dosi inizialmente indirizzate ai medici di base (con la conseguenza di mandare in tilt le prenotazioni) per deviarli alla farmacie. Queste sono sicuramente un utile presidio sanitario territoriale ma mai come il medico di base, che conosce i propri pazienti e sa sicuramente come affrontare eventuali problemi anche psicologici degli stessi.

Noi infatti crediamo che le farmacie per la loro estensione territoriale possano benissimo fungere da centro di prenotazione, ma che servano come polo di vaccinazione prevalentemente in piccoli centri o contesti rurali. 

Pertanto sostituire il medico di base in questo importante compito significa solo ancora una volta avviare un percorso che conduce ad una privatizzazione dei percorsi sanitari, dove la farmacia diviene una sorta di locale commerciale ove effettuare la vaccinazione. 

Noi crediamo in una sanità pubblica, che metta al centro il paziente e non l'ospedale quindi con un forte ruolo del medico di base e della prevenzione primaria e con un saldo rapporto tra medicina generale e attività specialistica.

Rivendichiamo una forte impronta territoriale ed il più capillare possibile. 

Si tratta di un modello sanitario molto diverso da quello di Toti, che sta ormai procedendo spesso in modo ambiguo, fermando le privatizzazioni ospedaliere (da lui stesso avviate) ma svilendo e affondando il ruolo della medicina di base.

Infine in quanto che trattasi di forza di respiro non solo nazionale ma anche europeo  auspichiamo che venga attuata una liberalizzazione dei brevetti tramite l’applicazione dell’articolo 31 dell’accordo TRIPS, ricorrendo alle licenze obbligatorie. In questo modo saremo in grado di produrre una maggior quantità di vaccini ad un prezzo più equo così da non lasciare indietro nessuno in Europa e non solo.

EUROPA VERDE LIGURIA

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