Mezza politica09 maggio 2021 12:08

Regioni: tripla beffa sugli anziani

C’è voluta la Comunità di San’Egidio con il successivo intervento di Amnesty International perché qualcuno finalmente si occupasse degli anziani chiusi nelle RSA da oltre un anno senza poter ricevere le visite dei parenti

Regioni: tripla beffa sugli anziani

Oggi la politica è obbligata a considerarli, dopo averli lasciati a decimarsi nella prima fase del covid e a macerarsi in una solitudine senza conforto nella seconda.

E però nel considerarli li usa, biecamente e inaccettabilmente, per fomentare un’altra volta lo scontro tra Governo centrale e Regioni.

Gli sgomitanti presidenti dei Consigli regionali attaccano Speranza, che tanto ormai è come sparar sulla Croce Rossa: alcuni, come il nostro Toti, più sottilmente plaudono all’ordinanza ministeriale che riattiva le visite dando ad intendere che fino ad oggi sono state negate dal crudele governo di Roma.

A smascherarli ci pensa l’ex sottosegretario alla Salute e oggi consulente del ministero Sandra Zampa, che ricorda:

“Questa materia è normata da due circolari ministeriali, una del 30 novembre e una del 4 dicembre 2020. E siccome sono le Regioni che hanno le deleghe in questa materia, sono loro che devono far rispettare queste circolari. Sono loro che accreditano le Rsa.”

Finora, come spiega Zampa al quotidiano La Stampa, le aperture sono state lasciate nelle mani dei direttori sanitari delle singole residenze, che infatti in alcuni casi hanno aperto alle visite e in molti altri se ne son guardati bene.

«Molti si sono fatti scudo con il Dpcm del 13 ottobre (che attribuiva loro la scelta sull’opportunità dell’apertura ai parenti) per impedire le visite ed evitarsi fastidi e i presidenti di Regione hanno politicizzato la questione. Una vergogna, sono sempre più convinta che il problema della sanità italiana sia il federalismo».

L’ex viceministro non ha tutti i torti: il federalismo non sarà forse l’unico problema della sanità italiana, ma di sicuro è tra i più gravi.

E finché - in sanità come in altri ambiti - ogni amministratore pubblico non sarà costretto a prendersi le proprie responsabilità davanti agli elettori, l’Italia continuerà a navigare nel magma dei meandri di competenze e ai più fragili non verrà resa neppure la dignità di persone.

Come questo periodo infame ha dimostrato.

LNS

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