Mezza politica01 giugno 2021 08:22

Tutti a cena

Sono le otto e mezzo di sera. A Savona si sta svolgendo, rigorosamente online, il consiglio comunale. Mentre Marco Ravera sta presentando una mozione sul cantiere ex Mondomarine, il buon Giusto (presidente del consiglio) s’accorge che non c’è più un consigliere di maggioranza in tutto l’etere: son rimasti solo gli undici dell’opposizione. Il numero legale non c’è più, Mondomarine può attendere. Tanto attende da anni, no?

Tutti a cena

Marco Ravera, capogruppo di Rete a Sinistra, spiega: “Da anni seguo, sempre fianco a fianco con Fabrizio Ferraro, le vicende legate al cantiere ex Mondomarine oggi Palumbo, con particolare attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori. Decine di interventi, comunicati, interpellanze, mozioni.

Anche nel Consiglio comunale di oggi era in discussione una nostra mozione, firmata anche da Mauro Dell'Amico, in cui, a seguito dell'assegnazione delle aree, chiedevamo al Comune di prendere urgentemente contatto con la Regione Liguria e l'Autorità portuale per evitare ulteriori ritardi nella comunicazione ufficiale del vittoria della Palumbo Superyachts Savona Srl del bando di gara per la concessione ventennale dei cantieri e per farsi parte diligente, nell'assoluto rispetto dei ruoli, al fine di esortare il gruppo Palumbo a rispettare gli accordi firmati nel 2017 integrando anche gli ultimi 9 lavoratori attualmente in disoccupazione (il riferimento è a quei lavoratori lasciati a casa alla fine dello scorso anno).

Sono da poco passate le 20 quando prendo la parola per illustrare la pratica. Argomento, ma il Presidente si accorge che non c'è il numero legale!

Si procede ad un secondo appello. Risultato: siamo solo 11 (UNDICI) presenti. Tutti dell'opposizione. Nessun consigliere della maggioranza era, infatti, in aula (per di più virtuale).

Credo sia un'offesa. Non per me, ma per i lavoratori e per il lavoro.

Io sarei in imbarazzo fossi al loro posto.

PS grazie, invece, oltre agli 11, ai tre assessori presenti fino alla fine.”

Barbara Pasquali, capogruppo di Italia Viva, osserva: “Alle 20 e 30 il Consiglio Comunale non può proseguire per mancanza del numero legale: presenti solo i consiglieri comunali di minoranza. C’erano ancora pratiche importanti da discutere. Non è la prima volta, quando la seduta si dilunga è tutto un fuggi fuggi. La mia non è polemica, è pura e semplice constatazione. La serietà ed il rispetto verso il ruolo che si ricopre si vedono anche da queste cose”.

 

“Un'amministrazione chiusa nei suoi uffici, che scappa dal confronto con le forze politiche e con i savonesi” è la definizione chirurgica di Manuel Meles, capogruppo M5S: “Ci sono due mozioni, una di Marco Ravera sull'annosa questione dei cantieri Palumbo, con 9 persone da reintegrare se Autorità Portuale si desse una mossa con l'affidamento, e una nostra relativa agli espropri per sistemare l'impianto funiviario, che chiedeva sostanzialmente di ascoltare le istanze delle due famiglie che abitano intorno all'area di intervento e farsi carico di portarle all'attenzione del Provveditore e di Funivie.

Mentre il collega illustra la sua mozione, improvvisamente 19 consiglieri di maggioranza su 20, Sindaco compreso, hanno impegni improrogabili e si disconnettono dalla seduta. 

Restiamo 11 consiglieri di minoranza più il Presidente, manca il numero legale e fine della seduta senza nemmeno poter discutere i due atti, un classico fin da inizio mandato, ma in questo caso ancor più vergognoso visto che si trattava di dar voce alla dignità di 11 famiglie in totale.

Poche parole, tanta amarezza per questi 5 anni persi per la nostra città: un'amministrazione chiusa nei suoi uffici che scappa dal confronto con le forze politiche e con i savonesi, non certo quello che la città ha chiesto con il voto nel 2016.”

Sulla questione interviene anche il consigliere regionale Ferruccio Sansa, perché anche il consiglio regionale non è nuovo a questo tipo di esperienze: "Comandare senza partecipare - scrive Sansa -: ieri a Savona i banchi della maggioranza in Consiglio comunale erano deserti. Mancando il numero legale, il parlamentino ha dovuto chiudere prima del previsto e senza potersi esprimere sulla concessione degli ex cantieri Mondomarine a Palumbo Superyachts".

È un vizio del centro destra, visto che lo stesso accade durante le sedute del Consiglio regionale.

Quante volte abbiamo denunciato l'assenza Toti e dei suoi assessori, soprattutto durante il periodo peggiore dell'emergenza covid e nonostante Toti fosse assessore alla Sanità.

Governare non è solo comandare, ma anche dialogare e partecipare".

 

LNS

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