News11 giugno 2021 18:22

30 giugno 1960, 30 giugno 2021: la Resistenza continua

Appuntamento alle 16.30 a Genova, in piazza della Vittoria

30 giugno 1960, 30 giugno 2021: la Resistenza continua

Tra pochi giorni ricorre il sessantunesimo anniversario dei fatti del giugno/luglio 1960.

Genova e a seguire Reggio Emilia, Palermo, Roma e Licata, furono le protagoniste di fatti che modificarono il corso della storia.

Nel giugno 1960, la mobilitazione popolare di Genova contro il Congresso del Msi che si doveva tenere in città, l'indimenticabile discorso di Sandro Pertini, parlamentare della Repubblica, che arringò una gremita piazza della Vittoria con il famoso discorso "du brichettu", la proclamazione dello sciopero generale indetto dalla sola Cgil, diedero il via ad una rivolta che si propagò nelle altre città e portò ad una straordinaria partecipazione di nuove generazioni alle mobilitazioni antifasciste culminate nella caduta del governo Tambroni.

Non furono giornate indolori: in quegli scontri vi furono cariche della polizia e morti.

Questi fatti, avvenuti nell'Italia del miracolo economico, determinarono la fine della stagione del centrismo, l'apertura di una fase politica nuova che avrebbe portato all'apertura a sinistra; riprecisarono i rapporti tra quanto avveniva nella società italiana, il ruolo dei partiti, il Parlamento, lo stesso ruolo di arbitro del Presidente della Repubblica che erano caduti in una vera e propria crisi Istituzionale.

Proposero nuovamente al paese il problema del rapporto tra il diritto di partecipare e di manifestare e la gestione dell'ordine pubblico.

Quegli avvenimenti si intersecarono a fermenti sociali nuovi che, a partire dalle lotte degli elettromeccanici e dalle prime iniziative di unità d'azione dei sindacati a Brescia e a Milano, avviavano quella che sarà definita la riscossa operaia degli anni sessanta.

Lo straordinario moto popolare che impedì il proseguimento dell'avventura reazionaria del governo Tambroni, coniugato con l'apertura a sinistra che lo seguì, innescò anche contro reazioni di tipo eversivo che si sarebbero concretizzate in modo crescente nel corso degli anni sessanta, dal rumor di sciabole, agli incontri riservati che prepararono la costruzione della strategia della tensione, al concretizzarsi della medesima alla fine di quel decennio.

La difesa della democrazia e il rispetto della Costituzione, il ruolo della Cgil e dell'Anpi, le lotte del lavoro che con la loro iniziativa permisero al Paese di uscire da quel vicolo cieco furono il filo conduttore di quegli avvenimenti e sono oggi i riferimenti fondamentali dell'azione della Cgil.

La Camera del Lavoro di Genova e l'Anpi organizzano la manifestazione che si terrà mercoledì 30 giugno.

Il tragitto del corteo ricalcherà quello tradizionale del 25 Aprile che non si è potuto svolgere a causa delle misure a contenimento della pandemia.

L'appuntamento per i partecipanti è fissato alle ore 16,30 di mercoledì 30 Giugno in piazza della Vittoria da dove partirà il corteo che renderà omaggio alle lapidi dei caduti sotto il Ponte Monumentale e alla lapide intitolata a Sandro Pertini nell'omonimo Largo accanto a Piazza De Ferrari.

A chiusura della manifestazione prenderanno la parola un lavoratore portuale, un rappresentante della Rete degli Studenti Medi e altri voci del mondo del lavoro.

Dopo gli interventi di Igor Magni Segretario Generale Camera del Lavoro di Genova e Massimo Bisca Presidente Anpi Provinciale, la manifestazione sarà conclusa da Giordano Bruschi, il Partigiano Giotto.



com

Ti potrebbero interessare anche: