News15 giugno 2021 15:06

Poliziotto aggredito, il Sindacato Appartenenti Polizia: "gesto grave, intervenga il Prefetto"

L'episodio è avvenuto oggi a Genova. "Da sempre il SIAP si è dichiarato contrario alla politica effimera dei “pattuglioni” che non risolvono i veri problemi di sicurezza: necessario evitare errori operativi dovuti a politiche sulla sicurezza basate su finalità mediatiche e spesso strumentali"

Poliziotto aggredito, il Sindacato Appartenenti Polizia: "gesto grave, intervenga il Prefetto"

Dopo aver lanciato proprio ieri l’ennesimo allarme per il preoccupante aumento di aggressioni nei confronti delle forze dell’ordine, oggi 15 giugno un poliziotto del VI Reparto Mobile di Genova Bolzaneto è stato aggredito a Genova da uno squilibrato che lo avrebbe colpito con un coltellino urlando propositi omicidi.

Per fortuna il collega non ha riportato gravi lesioni, ma questo episodio seppure frutto di un disagio mentale arriva dopo altre violenze e aggressioni a forze dell’ordine verbali ma anche fisiche su cui il SIAP ha già lanciato l’allarme e chiesto un incontro al Prefetto.

Riteniamo che il clima di questo particolare momento sia delicato e non sereno, specialmente nel centro città.

L’uscita dal lungo lockdown, inopportunamente celebrata dalla Regione con tanto di discutibile conto alla rovescia in piazza De Ferrari per festeggiare la zona bianca cui sono seguiti disordini, implica molta cautela nel gestire la sicurezza per evitare l’esplodere di svariati disagi, personali e sociali, che purtroppo ricadono non di rado sugli operatori di Polizia che devono lavorare per strada.

Non possiamo dimenticare anche che è acclarato un esacerbarsi anche dei disagi psicologici dovuti a un periodo di lungo stress e restrizioni, oltre che alle difficoltà economiche affrontate da parte della popolazione.

Non bisogna scordare che siamo in presenza di due emergenze da gestire che non vanno confuse: quella sanitaria per tutelare la salute pubblica e quella della sicurezza, per cui però non deve essere inflazionata la presenza di divise.

Noi siamo dell’avviso che il personale vada preservato e non esposto quando non necessario.

Invece, come noto, abbiamo riscontrato e denunciato più volte che nel Centro Storico, dopo la riorganizzazione territoriale delle forze dell’ordine in campo, emerga una presenza di schieramenti di massa di divise che, non essendo coordinate in modo efficace per l’obiettivo istituzionale indicato (contenimento COVID-19), spesso sono divenute oggetto di attacchi, trasformando un problema sanitario in questione di ordine pubblico.

Da sempre il SIAP si è dichiarato contrario alla politica effimera dei “pattuglioni” che, come abbiamo sempre sostenuto, non  risolvono i veri problemi di sicurezza del Centro Storico.

Posizione che diventa ancor più solida in questo particolare periodo dove l’intolleranza della gente nei confronti delle regole anti COVID-19 deve necessariamente essere gestita in modo coordinato tra le forze in campo evitando errori operativi dovuti a politiche sulla sicurezza basate su finalità mediatiche e spesso strumentali.

In questa cornice delicata urge l’esigenza di valutare l’opportunità di sospendere servizi di visibilità come quello di  “parcheggiare” il personale  della Polizia di Stato del Reparto Mobile con mezzi d’istituto in piazze come Matteotti e De Ferrari o  Della Vittoria  quando non ci sono concrete e attuali esigenze di ordine pubblico.

Il momento fa sì che il personale stesso che rappresenta le istituzioni venga identificato come obiettivo e diventi oggetto di livore, rabbia o attacchi verbali e persino fisici.

Sarebbe invece più logico tenere il personale disponibile e pronto all’intervento, ma in condizioni di maggiore sicurezza.

In questo momento riteniamo che servirebbe più cautela e che il personale venga tenuto, quando possibile, pronto a intervenire ma in sedi protette e non “parcheggiato” in mezzo a piazze affollate e assolate, bersaglio di eventuali disagi di varia natura.

Chiederemo quindi al Prefetto di Genova che si ragioni su una cabina di regia unitaria senza fuga in avanti delle istituzioni locali ed evitando la ricerca di consensi basata su un messaggio di liberi tutti che è stato inopportuno e pericoloso e le cui conseguenze non possono ricadere sugli operatori impiegati in strada.

com

Ti potrebbero interessare anche: