Mezza politica03 luglio 2021 15:41

Savona 2021: gli stivali delle sette leghe

Mezza pronta la nuova giunta - in caso di vittoria di Schirru - con un incarico di grande peso, alla portualità, affidato all'attuale sindaco di Vado Monica Giuliano, esempio di quella trasversalità che ci permettiamo di accostare al trasformismo: una scelta che conferma ancora una volta l’assenza, da parte del centro destra, di una visione di Savona Capoluogo e di una dimensione comprensoriale (di Franco Astengo)

Savona 2021: gli stivali delle sette leghe

E’ già entrata nella fase “calda” la marcia di avvicinamento alla scadenza elettorale savonese che dovrebbe portare, pare l’11 ottobre, al rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale.

In questo ambito il Centro Destra si sta muovendo con gli stivali delle 7 leghe: già pronta la nuova giunta con un incarico di grande peso, alla portualità, affidato all'attuale Sindaco di Vado Monica Giuliano, eletta a suo tempo con il PD ed esempio di quella “trasversalità” che ci permettiamo di accostare al “trasformismo”.

Risaltano, in questo contesto, alcune questioni che debbono essere sottoposte all’attenzione dell’opinione pubblica:

1) L’insieme di questa manovra avviene senza la conoscenza di un minimo di elaborazione programmatica che giustifichi una visione del futuro e l’ attribuzione di incarichi. Il tutto sembra avvenire al motto del “una croce di cavaliere non si nega a nessuno”;

2) l’assegnazione specifica di un incarico alla “portualità” nelle more del contingente e nella scelta della personalità che dovrà ricoprire l’incarico è indice di una ricerca di continuità in una gestione dell’asse portuale Savona – Vado.

Una gestione portata avanti in completa subalternità al quadro complessivo dettato da una divisione di traffici e di compiti tra i due scali penalizzante sicuramente Savona che ha anche perso la sede dell’Autorità nell’ambito delle furia iconoclasta dettata dalla “riforma Del Rio” (governo Renzi);

3) Si tratta di una scelta che conferma ancora una volta l’assenza, da parte del centro destra, di una visione di Savona Capoluogo e di una dimensione comprensoriale.

La dimensione comprensoriale dovrebbe costituire il punto decisivo di una espressione di progettualità che principi proprio dall’affermazione del ruolo di Savona come punto di riferimento in dialogo con i Comuni della Costa e dell’Entroterra : un dialogo e un confronto attraverso il quale arrivare a stipulare una vera e propria Alleanza Territoriale .

Una Alleanza Territoriale da rendere efficace come istituzione e da intendersi come costruzione di una”massa critica” nei rapporti con esterni in particolare con la Regione e come strumento di elaborazione permanente per affrontare temi delicati come quelli delle infrastrutture (fondamentale proprio ai fini dello sviluppo portuale), del piano regolatore delle connessioni, della sanità intesa come bene pubblico e come presenza territoriale intrecciata ad un rinnovato welfare locale;

4) La suddivisione delle assegnazioni di deleghe e progetti all’interno di una giunta che abbia l’ambizione di lavorare su prospettive molto ampie di sviluppo e di crescita come quelle dell’Alleanza Territoriale e del Federalismo Municipale (con il recupero del ruolo dei Quartieri) è tema troppo delicato per essere ridotto a puro atto di propaganda alla vigilia di una campagna elettorale dalla quale dovrebbero sortire invece idee e classe dirigente utili e adatte ad affrontare le difficili sfide future che attendono Savona e il suo territorio per uscire dal declino.

Franco Astengo

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