Contromano10 settembre 2021 12:06

Solo Giusy

Tutti gli appelli femministi sul corpo delle donne e l’uso che ne vien fatto si sciolgono come neve al sole ogni giorno, in ogni parte del Pianeta

Solo Giusy

Mentre il mondo occidentale discute con lacrime di glicerina sul disastro dell’Afghanistan, dove le sportive si allenano di nascosto e le donne bruciano i jeans, la mercificazione del corpo femminile possiamo vederla letteralmente ad ogni angolo di strada.

I motivi sono molteplici: dall’impedire l’interruzione di gravidanza come libera scelta al vendere una supercolla (chi può dimenticare “brava Giovanna brava”? Non certo chi scrive, che da Giovannona Coscialunga disonorata con onore in poi avrebbe preferito chiamarsi Immacolata, o perfino Crocefissa).

Oppure, come accade in questi giorni nella nostra anziana Savona, per sponsorizzare un candidato sindaco dall’aria fin troppo quieta.

La città è percorsa tutto il giorno da questo infaticabile camioncino, unico lampo di brio della campagna elettorale di un centrodestra in disarmo tenuto su solo dal potere di Toti: e della candidata non è segnalato neppure il cognome.

Ed è proprio l’assenza del cognome ciò che innervosisce.

Come se la Giusy che viaggia tutto il giorno per le vie luride di Savona non avesse altro da dire o da portare oltre alla sua bellezza.

La usino pure, se a lei va bene, perché di uso si tratta.

Ma almeno aggiungano il cognome, che sulle schede elettorali per adesso è ancora previsto.

G.S.

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