Contromano28 marzo 2022 09:52

Toti lasci stare l’Anpi e pensi alla (nostra) salute

Non ne azzecca una, il nostro: fa infuriare tutti da destra a sinistra nel tentativo di esser notato, ma più che altro recupera insulti

Toti lasci stare l’Anpi e pensi alla (nostra) salute

La Lega guarda al suo nuovo “contenitore” politico lanciato sabato in gran spolvero come un elefante guarderebbe uno scarafaggio: “A Genova ha dei voti, ma sullo scenario nazionale non esistono” - dichiara Rixi ai giornali.

Nel frattempo si arroga il potere di decidere chi può e chi non può festeggiare il 25 aprile, quella data in cui da sempre tutta la destra italiana si strozza pur di non pronunciare la parola Resistenza: ieri, attaccando l’Anpi ligure, si è spinto a dire che chi non sostiene l'invio delle armi all'Ucraina non deve andare in piazza il 25 aprile.

Massimo Bisca, che dell’Anpi genovese è il presidente, gli ha consigliato di studiare la storia.

Luca Garibaldi, capogruppo PD in Regione, osserva il malriuscito “tentativo di spostare il fuoco per nascondere un elemento fondamentale: che gli amici di Putin in Italia stanno a destra. Indipendentemente dall’idea che si può avere sulla vicenda (e io penso sia giusto inviare le armi), credo che le parole di Toti siano strumentali e irricevibili. Non solo perché non decide lui chi è degno di festeggiare il 25 aprile, ma anche perché sono dette da chi governa la Regione con i migliori amici di Putin in Italia, la Lega - unica forza politica che non ha mai condannato l'invasione. E, sinceramente, lezioni di antifascismo da parte di chi non ha neanche la forza di votare in Consiglio Regionale la richiesta di scioglimento di Forza Nuova, non si possono accettare.”

Parole dure anche da Maurizio Acerbo e Sergio Dalmasso di Rifondazione Comunista: “Toti guida in Liguria la coalizione degli amici e dei camerati di Putin, quelli che considerano il 25 aprile un giorno di lutto divisivo.
Poteva esternare il suo anti-putinismo quando Berlusconi si vantava del lettone del Cremlino e Salvini, Pillon e Giorgia Meloni tessevano le lodi del leader russo.
Toti non ha titoli per dare lezioni all'ANPI e dovrebbe chiedere scusa all'Associazione dei Partigiani, che nell'ultimo congresso ha ribadito un messaggio di saggezza e di pace, in profonda sintonia, tra l'altro, con quello di Papa Francesco. Dire no all'invio di armi e all'aumento delle spese militari è scelta di pace, unica coerente con la Costituzione.”

L’unico consiglio da dare a Toti ci sembra il solito: rinunci alle improbabili velleità  del leader nazionale che non è, e inizi a occuparsi delle liste d’attesa in sanità visto che quell’assessorato - purtroppo - non lo molla.

LNS

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