Mezza politica12 aprile 2022 15:57

Grandine sull’Anpi. Obiettivo: la sinistra

“Associazione Nazionale Putiniani d’Italia”. Probabilmente l’ex cuore di panna Massimo Gramellini ha creduto di offrire al sobrio pubblico del Corsera una battuta assai spiritosa col suo editoriale di stamattina

Grandine sull’Anpi. Obiettivo: la sinistra

Non siamo sicuri di quanti si siano sbellicati dalle risa, in compenso siamo ragionevolmente convinti che qualcuno stavolta farà un salto dall’avvocato. O perlomeno noi - fossimo l’Anpi - lo faremmo.

Posto che nulla pare più stucchevole della polemica che dura da oltre un mese tra la politica italiana e l’Associazione nazionale Partigiani mentre dall’Ucraina ci mostrano crateri di missili e corpi straziati in strada, Gramellini forse non sa che la sua geniale ipotesi d’acronimo è già trita da settimane su twitter e gli altri social perlomeno dal primo sventurato comunicato stampa che l’Anpi inviò alle rotative qualche giorno prima del famigerato 24 febbraio, in cui le truppe russe invasero l’Ucraina.

E Gramellini forse non sa neppure che diversi campioni democratici tra cui non manca il nostro Toti hanno approfittato lesti della ghiotta occasione per chiarire che chi è contro le armi non ha diritto di festeggiare il 25 aprile.

Una festa, peraltro, che dalle parti di Toti non è stata amata mai.

Per una destra uscita a pezzi dalle elezioni al Quirinale, divisa tra opposizione (fittizia) e sostegno (reale) al governo Draghi, neppure capace di trovare qualche candidato credibile alle ultime amministrative, l’opportunità di risorgere prima delle politiche sfruttando le divisioni già profondamente incistate in quel che resta della sinistra italiana è stata una vera manna.

Ci si sarebbero buttati tutti a capofitto se solo non fosse per un piccolo dettaglio: che gli amici di Putin in Italia sono Silvio Berlusconi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni.

Il piatto ricco è quindi stato trasformato in piattino per piccoli pesci, come appunto il nostro Toti che per quanto sgomiti resta una lenticchia sullo scenario politico nazionale e con Putin non ci ha mai parlato di certo.

E per piccoli editorialisti, che forse hanno perso, insieme al senso del ridicolo, anche quello della misura.

LNS

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