News18 maggio 2022 17:52

Tari, il Comune: "Non ci sono cartelle pazze"

L’assessore Auxilia: “Gli uffici a disposizione dei cittadini anche per dare informazioni”

Tari, il Comune: "Non ci sono cartelle pazze"

Non tutti i savonesi sono venuti a conoscenza del fatto che la scadenza della prima rata è stata prorogata al 31 maggio per ritardi nelle consegne delle cartelle non imputabili al Comune.

Visto l’afflusso che in questi giorni gli sportelli Tari stanno registrando, il Comune ritiene necessario fornire alcuni chiarimenti e con l’occasione aggiustare il tiro rispetto ad alcune inesattezze circolate negli ultimi giorni. 

A questo proposito l’assessore al Bilancio Silvio Auxilia dichiara: "Non ci sono ‘cartelle pazze’ ed è fuorviante parlare genericamente di errori negli avvisi. Eventuali differenze tra le risultanze del Comune e lo stato di fatto sono dovute, nella stragrande maggioranza dei casi, alla mancata comunicazione delle variazioni da parte dei cittadini. Gli uffici, comunque, sono a disposizione per spiegare come agire per fare la dichiarazione in rettifica. Se si dovessero eventualmente registrare errori il contribuente può richiedere il rimborso con apposito modulo oppure rideterminare quanto dovuto utilizzando il calcolatore online presente sul sito istituzionale del Comune."

"Proprio per garantire assistenza e trasparenza - prosegue Auxilia - i 3 dipendenti dell’ufficio Tari sono a disposizione per rispondere a dubbi, domande, problematiche varie garantendo l’apertura al pubblico di due sportelli anziché uno per tutte le mattine della settimana, dal lunedì al venerdì, fino al 31 maggio. Eventuali ritardi nelle risposte telefoniche sono dovute al fatto che il Comune ha ancora risorse limitate di personale ma si sta attrezzando per migliorare."

"Alcune delle domande poste dai cittadini riguardano il conguaglio, una voce stabilita dello Stato per tutta l’Italia che è stata applicata per la prima volta quest’anno perché nel 2020 e nel 2021, causa pandemia, lo Stato aveva legiferato che il Comune poteva applicare le tariffe 2019.

I ritardi nella consegna degli avvisi a domicilio non sono dovuti a cause imputabili agli uffici comunali. Per ovviare a questi ritardi il Comune ha, comunque, previsto a tutela dei cittadini una dilazione nei tempi di pagamento della prima rata fatta slittare dal 16 al 31 maggio."

Infine, conclude Auxilia, "la TARI di cui i cittadini hanno appena ricevuto avviso è quella che è stata stabilita lo scorso anno, dunque non è quella decisa recentemente da questa amministrazione."

 

com

Ti potrebbero interessare anche: