News26 maggio 2022 17:53

Calice in cooperativa dal 1903

Domani in assemblea la Cooperativa di consumo di Calice Ligure

Calice in cooperativa dal 1903

Si svolgerà in prima convocazione il 26 maggio alle ore 23 ed in seconda il 27 maggio, a partire dalle ore 21 nel locale Teatrino Parrocchiale, l’assemblea ordinaria della Società Cooperativa di Consumo di Calice Ligure.

Al centro del confronto tra i soci il bilancio ed il conto economico dello scorso anno, accompagnati dalle relazioni del Consiglio di amministrazione e del Revisore dei conti.

La cooperativa di Calice è una delle più antiche del nostro paese: una prima organizzazione tra agricoltori e altri lavoratori, che risale al 1888, terminò presto, lasciando però il desiderio di dare risposte concrete alle esigenze economiche degli abitanti: la nuova costituzione è del 1903, la struttura definitiva del 1911.

Che la coop sia un patrimonio condiviso lo dimostra in primo luogo la sua collocazione: si trova infatti in pieno centro al piano terra del Palazzo comunale. Inoltre lo dicono i numeri: gli abitanti del comune sono poco più di 1700, i soci della cooperativa ad oggi sono 1462 (di cui molti residenti fuori paese).

“Nel tempo poi – sottolineano il presidente Daniele Pampararo e il direttore Claudio Dellepiane – la struttura si è adeguata ai profondi mutamenti in campo sociale ed economico che la valle ha vissuto e il radicamento nel territorio è andato sempre crescendo anche attraverso attività di solidarietà, gite e iniziative culturali”.

Una cooperativa di consumo molto vicina allo stile di quelle di comunità, per la presenza, l’interesse e la ricaduta reale delle sue azioni sul vissuto dei soci e della popolazione. Dai prodotti freschi di panetteria e pasticceria al banco del pesce, ma anche ferramenta, abbigliamento e tutto il necessario per i piccoli lavori di casa: a Calice, grazie alla Cooperativa, tutto è a portata di mano.

Stefano Marastoni, presidente di Confcooperative Liguria ricorda come “le cooperative di consumo, di cui quella di Calice è un esempio, sono un presidio significativo per il territorio ed i suoi abitanti; consentono infatti di coniugare la convenienza degli acquisti quotidiani con l’alta qualità dei prodotti, sostenendo il potere d’acquisto delle famiglie, in quella funzione sociale propria della cultura e dell’imprenditorialità cooperativa”.

“Lo strumento del prestito sociale – proseguono il presidente e il direttore – ha permesso un primo rinnovamento dei locali negli anni ’90, e successivamente alla sua riattivazione nel 2014 ha consentito una importante ristrutturazione tra il 2014 e il 2015, con un ampliamento di circa 800 metri quadrati di superficie”.

Per rispondere sempre meglio alle rinnovate esigenze dei soci si sono ampliati in questo modo tutti i reparti, con l’aggiunta anche di un reparto pescheria e si sono rinnovati i banchi di vendita, con l’introduzione anche (tra i primi nel nostro territorio) di frigoriferi a libero servizio con porte che limitano lo spreco energetico.

“Appartiene inoltre al nostro DNA – tengono ad aggiungere  Pampararo e Dellepiane -  il supporto a chi vive situazioni di bisogno: la nostra annuale attiva partecipazione alla Colletta Alimentare, promossa dalla fondazione Banco Alimentare, ha avuto inizio già dal 2001 e ogni anno permette ai nostri soci e clienti di donare quasi una tonnellata di alimenti.

Ogni due mesi poi si svolgono altre raccolte di cibo che coinvolgono molti volontari e sono finalizzate al sostegno di famiglie bisognose del territorio. Certo il momento storico che stiamo vivendo si presenta irto di difficoltà, con un pesante aumento dei costi energetici e di tutti i prodotti e questo inevitabilmente va a ricadere anche sul consumatore.

Ma la funzione sociale della nostra cooperativa resta sempre troppo importante e stiamo continuando a investire per migliorare gli spazi e la nostra offerta, affinché essa continui a proporsi in modo accattivante, conveniente, al passo coi tempi, ma anche fedele al suo cuore antico, fatto da  tradizioni e solidarietà”.

com