News02 luglio 2022 18:07

Emergenza idrica, CIA Savona: “Accelerare sul progetto del Consorzio di Bonifica per l’albenganese”

Piano su invasi e vasche per risolvere la carenza infrastrutturale

Emergenza idrica, CIA Savona: “Accelerare sul progetto del Consorzio di Bonifica per l’albenganese”

CIA Savona ha preso parte al meeting imperiese sull’emergenza idrica, un convegno organizzato dall’associazione agricola con al centro un piano per contrastare la carenza di acqua per l’agricoltura e i suoi impianti di irrigazione: floricoltura, olivicoltura e viticoltura sono filiere che hanno bisogno di certezze sul fronte delle risorse idriche.

Presente il presidente provinciale Sandro Gagliolo e il direttore provinciale Osvaldo Geddo, oltre al presidente di Cia Liguria, Stefano Roggerone, la presidente di Cia - Agricoltori Italiani Imperia Mariangela Cattaneo e il sindaco di Imperia Claudio Scajola.

Con l’occasione CIA Savona ha rilanciato le necessità di potenziamento sul nostro territorio dei Consorzi Irrigui, con una azione congiunta per valorizzare la “rete” di soggetti per il settore irriguo e avviare interventi sulle infrastrutturazioni per l’ammodernamento di impianti e strutture di fornitura, grazie alle stesse risorse del Pnrr: questo per dare una “governance” per l’acqua irrigua e la sua erogazione, evitando altre possibili situazioni emergenziali a carico di imprese, produttori e coltivatori, già alle prese con aumenti di costi gestionali molto incisive.

Da CIA Savona un nuovo invito all’amministrazione comunale di Albenga sulla possibilità di costituire un Consorzio di Bonifica, al quale si sta lavorando da tempo, con funzioni principali di realizzare opere di prevenzione del dissesto idrogeologico, ma anche di servizio relativo alla fornitura di acqua irrigua per le filiere agricole.

Il progetto prevede la stesura del piano di bonifica, con una mappatura dettagliata della rete idrica del territorio ingauno: si sono svolti già sopralluoghi per visionare rii, canali e altre fonti d’acqua presenti nel comprensorio, attività propedeutica per una prima valutazione tecnica sulle caratteristiche e necessità della piana albenganese.

Nella sede del Tavolo Verde, assieme alle altre associazioni di categoria, sono ancora in corso gli approfondimenti del caso sulla fattibilità del progetto, sotto tutti i suoi aspetti procedurali. Ma ora CIA Savona chiede la convocazione di un nuovo incontro per tirare le fila sulla prospettiva di un nuovo Consorzio che potrebbe rappresentare una svolta sul fronte dell’emergenza idrica.

Un progetto, tuttavia, che potrebbe trovare anche un primo ostacolo su un’altra questione messa in evidenza nel corso del convegno, che riguarda le superfici agricole e le aree rurali: la richiesta è una modifica in sede UE nelle disposizioni normative relative all’aumento delle quantità di estensioni irrigabili.

Così come servono altrettanti interventi per far accumulare risorse idriche: incentivare la costruzione di vasche per i privati e la creazione di invasi per i comuni, trovando anche fonti alternative con l'utilizzo, ad esempio, delle acque reflue.

 

Gli agricoltori sono pronti a fare la loro parte per evitare sprechi con un uso consapevole e sostenibile, serve però anche un parallelo processo di innovazione nel trattamento delle acque reflue e dotare il settore agricolo di nuove tecnologie per ottimizzare al meglio il consumo idrico complessivo.

 

Come CIA Savona, anche alla luce dell’attuazione situazione nel territorio provinciale sulla carenza idrica, è pronta a sostenere ogni iniziativa e/o azione sindacale per tutelare la categoria agricola e l’attività essenziale di irrigazione di superfici, aree e terreni destinati alla coltivazione e alla produzione. 

 

Se il comparto agricolo è riuscito a mantenere alti livelli di qualità nell’ambito produttivo, è altrettanto importante garantire standard quantitativi capaci di sostenere le richieste dei mercati e traguardare al tempo stesso nuovi canali e piattaforme di commercializzazione per la vendita delle nostre eccellenze, anche per compensare l’attuale deficit nell’export verso l’est europeo: una nuova direzione che passa dall’innovazione digitale delle aziende agricole e una promozione efficiente e mirata.

com

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