News19 luglio 2022 12:38

Liguria: la sicurezza scappa di mano

Ioculano (PD): “La Giunta Toti trasforma la Polizia municipale in un piccolo esercito con caschi e scudi antisommossa e lascia fuori i questori dai tavoli sulla sicurezza. Una scelta incomprensibile che genererà solo confusione: l’ordine pubblico è in capo alla Questura, non al sindaco”. Il sindacato di polizia SIAP: "Inaccettabile che i Questori restino fuori dal tavolo regionale sulla sicurezza, mentre esplode il fenomeno delle gang minorili". Pastorino (Linea Condivisa): "Sbagliato su tutti i fronti, caos e demagogia prendono il sopravvento su tutto"

Liguria: la sicurezza scappa di mano

“Caschi, scudi: la polizia municipale nel Disegno di Legge regionale sulla Sicurezza viene attrezzata con l’equipaggiamento in dotazione ai nuclei antisommossa.

Peccato che il compito della polizia locale sia quello della viabilità urbana, del rispetto delle norme di pubblica civiltà, di polizia giudiziaria, di controllo in ambito ambientale, commerciale ed edilizio, non di ordine pubblico.

Che senso ha dotarla di strumenti che sono in uso ai reparti antisommossa di Polizia e Carabinieri? L’ordine pubblico è in capo alla Questura non ai sindaci”.

Così il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Ioculano, relatore di minoranza sul DDL sicurezza discusso in consiglio.

“Una scelta senza senso: si taglia fuori la Questura dai tavoli sulla sicurezza, ma si dota la polizia municipale di caschi e scudi antisommossa.

Abbiamo chiesto alla Giunta di modificare questo articolo, ma la maggioranza in aula ha bocciato i nostri emendamenti, l'assessore Benveduti in questo modo rivoluziona, incomprensibilmente, le mansioni della polizia municipale investendola di un ruolo repressivo e di ordine pubblico, formando un ‘piccolo esercito’ a uso dei sindaci.

Una scelta fuori da ogni logica, che crea solo confusione, perché gli organi preposti alla sicurezza già ci sono e sono Polizia e Carabinieri, non ne serve un terzo” - conclude il consigliere.

Critico verso le scelte della giunta Toti anche Roberto Traverso, segretario nazionale del sindacato di polizia SIAP che ha chiesto più volte l'inserimento dei Questori delle quattro province liguri nel tavolo regionale sulla sicurezza:

"Abbiamo appreso con stupore e con forte contrarietà che oggi in Regione Liguria, durante la discussione del disegno di legge per la modifica del nuovo testo dell’art.2 della legge regionale sulla sicurezza nr.28 del 24 dicembre 2004, stati bocciati gli emendamenti che proponevano l’inserimento dei questori delle province della Liguria nel tavolo della sicurezza regionale."

"Una scelta che, come abbiamo già ampiamente evidenziato, riteniamo profondamente sbagliata e che crea un grave precedente giuridico sul territorio nazionale" prosegue Traverso. "La Regione Liguria mentre oggi ha introdotto nuove regole, competenze e dotazioni alle Polizie Locali  locali anticipando di fatto la riforma nazionale attualmente in discussione presso le competenti commissioni parlamentari, tiene fuori dal tavolo della sicurezza regionale i Questori della Repubblica della Liguria, che sono i titolari dell’ordine pubblico sul territorio provinciale.

Siamo spiaciuti dell’atteggiamento dell’Assessore Benveduti che a differenza di altre circostanze non ha voluto ascoltare chi ha le competenze sull’argomento ma che evidentemente ha preferito dare una risposta politica agli emendamenti.

La sicurezza non dovrebbe avere colore politico e siamo davvero preoccupati da questa situazione che sicuramente andrà ad aggravare una situazione già delicata a causa della mancanza di coordinamento istituzionale sul fronte della sicurezza.

Domani mattina il SIAP incontrerà il Prefetto di Genova responsabile politico e governativo della sicurezza del Capoluogo della Regione Liguria, al quale rivolgeremo la nostra preoccupazione di fronte ad una situazione istituzionale così complessa proprio quando a Genova sta aumentando vertiginosamente il fenomeno sociale delle bande minorili che stanno mettendo in ginocchio i centri di accoglienza.

Fenomeno sociale e di polizia giudiziaria, anche questo connesso a quelli generale dello spaccio di stupefacenti sul territorio ligure che ormai sta assumendo dimensioni enormi e che foraggia in modo esponenziale la criminalità organizzata di stampo mafioso" conclude Traverso.

«Oggi è ancor più chiara l’idea che il centrodestra ha sul tema della sicurezza - dichiara Gianni  Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale - Un’idea che vede la Polizia  Locale sovrapporsi alle funzioni statali, alla Polizia di Stato ed ai Carabinieri. Insomma un altro  provvedimento di legge che, probabilmente, sarà impugnato a livello nazionale perché interviene su  una questione che è di competenza dello Stato. Ricordo che la nostra regione è tra le più “cassate”  negli ultimi sette anni. 

Ci si dimentica quali siano i reali compiti della polizia locale: controllo del traffico, lotta al  degrado urbano, polizia annonaria, polizia giudiziaria, tutela ambientale, vicinanza ed  interlocuzione con la cittadinanza. Queste sì che sono competenze che andrebbero rafforzate ed  ampliate, senza doversi sovrapporre ad altri organi di Stato. 

In più nel provvedimento è prevista la fornitura di caschi e scudi di protezione ai corpi della  Polizia Locale, senza neanche sapere quali siano le dotazioni organiche nei nostri paesi e città.  Così è ancor più chiara la sovrapposizione di funzioni di sicurezza. Insomma caos e demagogia prendono il sopravvento su tutto». 

Linea Condivisa ha votato contro al provvedimento, un disegno di legge che ritiene sbagliato su  tutti i fronti perché non dà una risposta né ai cittadini né ai componenti delle Polizie Locali.

Nel  provvedimento spicca inoltre la mancanza del Questore nel tavolo sulla sicurezza, dimenticando  il fondamentale coordinamento tra Questore e Prefetto. Quest’ultima decisione servirà ad  alimentare un ulteriore contrasto di competenze tra Polizia Locale e Polizia di Stato. 

«Il disegno di legge elimina inoltre l’osservatorio sui fenomeni mafiosi - conclude Pastorino -  come se questa regione, tra le più inquinate dai fenomeni mafiosi, non avesse avuto in questi anni  Consigli Comunali sciolti per infiltrazioni mafiose. 

Tutto questo mentre giacciono in Parlamento quattro disegni di legge circa il riordino della  Polizia Locale. Un provvedimento pieno di contraddizioni che mette in imbarazzo parte della  maggioranza per le sue connotazioni antilibertarie». 

comunicato stampa

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