News26 maggio 2023 08:27

Eccellenze savonesi: nascere in autostrada

La Cgil savonese: "La Regione Liguria continua l'opera di smantellamento della sanità pubblica savonese, mettendo i cittadini in seria difficoltà fino a minacciare il diritto alla nascita"

Eccellenze savonesi: nascere in autostrada

"La piccola Amaris è nata al casello di Savona, l'ennesimo parto in autostrada: questo accade quando ci si affida ai soli numeri e non alle necessità reali dei cittadini" dichiara Andrea Pasa, segretario della Cgil savonese.

"Auguri alla piccola, congratulazioni a mamma e papà e complimenti al personale medico e ai militi che hanno portato a garantito che tutto andasse bene grazie alla loro professionalità e prontezza". 

"Per il resto un'altra vivida figuraccia della Regione Liguria che non ripristinando il punto nascita di Pietra Ligure (chiuso da questa Amministrazione regionale a novembre del 2020) continua l'opera di smantellamento della sanità pubblica regionale, della sanità territoriale  e soprattutto savonese e mette in seria difficoltà migliaia di cittadini fino a minacciare il diritto alla nascita".

"Governo e Regione Liguria vanno a braccetto quando si parla di incentivare le nascite, ma stanno mettendo in campo azioni che vanno esattamente nel senso opposto.

Da oltre due anni in provincia di Savona nascere per strada è diventata la normalità, siamo la provincia con un record poco invidiabile: abbiamo il maggior numero di nascite nelle piazzole autostradali".

"Ma ciò che continua a fare più male è l'approvazione di questo scempio da parte di chi dovrebbe rappresentare il territorio savonese in Regione ed è  seduto tra i banchi della maggioranza e da molti, troppi sindaci del territorio quando si parla di Punto Nascite, di punti di primo intervento oppure di liste di attesa. Mentre la nostra Provincia e  Regione sprofondano verso il punto di non ritorno in tema di socio sanitario per mancata programmazione ed errori macroscopici come quello di trasformare gli ospedali  di Cairo Montenotte e Albenga in ospedali di comunità (con il rischio di regalarli ai privati dopo avere speso milioni di euro pubblici)".

"Nel frattempo il territorio attende da mesi di incontrare l'assessore regionale alla sanità, che non si è ancora fatto vivo.

Il silenzio è  complicità. Nessuno escluso" conclude Pasa.

Secondo Regione Liguria, invece, al solito tutto bene: mal comune mezzo gaudio.

"La sanità pubblica regionale non sta vivendo alcuno smantellamento. Per quanto riguarda il savonese, il diritto alla nascita è garantito in sicurezza e, come previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale in fase di approvazione, al punto nascite dell'ospedale San Paolo di Savona si aggiungerà il punto nascite dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure", dichiara l'assessore alla Sanità di Regione Liguria.

"Va ricordato che nell’episodio specifico dopo le valutazioni preliminari, sono state messe in atto dal medico del 118, assistito da due militi, le corrette e opportune procedure di assistenza previste in caso di parto precipitoso e tutto si è svolto senza complicazioni”.

"Questa amministrazione dimostra quindi attenzione verso l'area savonese e nella programmazione sanitaria ha deciso di incrementare i punti nascita in Provincia considerando la complessità del territorio. La riapertura del Punto nascite di Pietra Ligure è però subordinata al reclutamento di personale che sta proseguendo tra le difficoltà oggettive del momento contingente non solo a livello ligure ma a livello nazionale. Spiace quindi constatare che il sindacato in questione anziché stimolare e arricchire il confronto punti a destrutturare il sistema strumentalizzando informazioni. Circa il confronto sul territorio è bene infine ricordare che, come comunicato più volte, il dialogo prosegue con il metodo della conferenza dei sindaci di Asl la cui convocazione è imminente anche per il territorio savonese".

com

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