NUOVOFILMSTUDIO
ven 20 ott (21.00)
sab 21 ott (15.30 - 21.00)
dom 22 ott (15.30 - 21.00)
lun 23 ott (15.30 - 18.00)
L'imprevedibile viaggio di Harold Fry
(The unlikely pilgrimage of Harold Fry)
di Hettie MacDonald
con Jim Broadbent, Penelope Wilton
Gran Bretagna 2023, 108'
Harold Fry è un uomo qualunque che ha sempre vissuto senza prendere iniziative e restando in disparte. Un giorno scopre che una vecchia amica è molto malata e decide di andarla a trovare attraversando a piedi l'Inghilterra. Certo che il suo eroico gesto la terrà in vita, Harold intraprende un incredibile viaggio che farà scalpore conquistando tutta la nazione...
"L'imprevedibile viaggio di Harold Fry" è una celebrazione della vita, un ritratto dell'amore universale interpretato dal Premio Oscar Jim Broadbent ("Il ritratto del Duca"), sullo sfondo della splendida campagna inglese. Un viaggio a piedi dal sud al nord del Paese, ma anche dentro se stesso: mille chilometri di cammino e di incontri con tante persone, che Harold illuminerà con la sua saggezza inconsapevole.
«Quando ho letto l’incredibile romanzo di Rachel Joyce, ne sono stata immediatamente affascinata. Al centro del suo racconto ci sono temi universali. Credo che Harold sia un eroe straordinario, con il suo coraggioso salto nell’ignoto dimostra che è possibile guarire attraverso un atto di fede. Quel che mi ha colpito, quando ho ricevuto la sceneggiatura, sono state le enormi potenzialità di narrazione visiva. Dentro Harold covano grandi inquietudini e conflitti interiori, ma il suo viaggio è emozionante, persino poetico. Dal punto di vista cinematografico, si tratta di un'occasione meravigliosa per stare accanto a un personaggio e seguirlo lungo il suo viaggio. La natura e il paesaggio occupano un ruolo molto forte nel film. Per questo ho capito subito che il modo migliore per iniziare sarebbe stato fare il viaggio in prima persona: la direttrice della fotografia Kate McCullough ed io siamo salite in macchina e abbiamo fatto il percorso di Harold, da Kingsbridge a Berwick-Upon-Tweed. È stata un'esperienza molto formativa, che ci ha permesso di percepire il modo in cui il paesaggio si trasforma e le comunità cambiano man mano che si procede verso nord. Abbiamo scelto i luoghi e le inquadrature in base a ciò che sentivamo giusto per dare un valore anche emotivo alle scene. Poiché procedevamo in ordine sequenziale, Jim Broadbent ha potuto trasformarsi gradualmente man mano che si spostava. Ci ha regalato qualcosa di visivamente forte, era davvero provato dalle intemperie, camminava davvero là fuori. Questo ha contribuito in una maniera notevole alla sua interpretazione. Essendo stato scelto per leggere l'audiolibro, in occasione dell’uscita del romanzo, Jim era la scelta più naturale per il ruolo del protagonista. Penelope Wilton apporta una complessità e una profondità emotiva di straordinaria precisione a Maureen: insieme Jim e Penelope sono riusciti a incarnare una coppia unita in un momento cruciale di cambiamento. È una storia che ci esorta a essere coraggiosi, ad affrontare il buio anche se ci fa un po' paura perchè possono ancora accadere cose belle».
Trailer: https://youtu.be/LPuGqh3FJ_E
ven 20 ott (15.30)
sab 21 ott (18.00)
dom 22 ott (18.00)
lun 23 ott (21.00)
Tre colori - Film bianco
(Trois couleurs: blanc)
di Krzysztof Kieslowski
con Zbigniew Zamachowski, Julie Delpy, Janusz Gajos
Francia 1994, 91'
Costretto al divorzio dalla moglie Dominique e da lei umiliato, Karol si ritrova senza casa a chiedere l’elemosina nella metro di Parigi. Incontrato un suo connazionale, decide di tornare in modo rocambolesco in Polonia, dove ricomincia da zero riuscendo a costruisce un impero commerciale. Karol, però, non ha mai dimenticato l’amore per sua moglie né le umiliazioni subite...
A trent’anni dalla sua realizzazione, ritorna in sala la "Trilogia dei colori" di Krzysztof Kieślowski: "Film blu", "Film bianco", "Film rosso". Realizzati tra il 1993 e il 1994, per i tre film, che nell’insieme costituiscono l’ultima opera prima della scomparsa del suo autore a soli 54 anni, Kieślowski prende ispirazione dai tre colori della bandiera francese e dai tre ideali rivoluzionari che essa rappresenta: libertà, uguaglianza, fratellanza. Vincitrice di numerosi riconoscimenti, a partire dai tre premi alla Mostra di Venezia di "Film blu" (Leone d’oro per il Miglior Film, Coppa Volpi per la migliore attrice a Juliette Binoche e Osella per la migliore Fotografia a Slawomir Idziak), la "Trilogia dei colori" è considerata un capolavoro dai cinefili di tutto il mondo. Nei tre film interpretati da Juliette Binoche, Zbigniew Zamachowski e July Delpy, Jean-Louis Trintignant e Irène Jacob, nulla è lasciato al caso: Kieślowski mette in atto una profonda indagine sull'esistenza umana, un’analisi accurata dei sentimenti di risposta al dolore e all’indifferenza. Secondo capitolo è "Film Bianco": Orso d’Argento per la miglior regia al Festival di Berlino nel 1994, il film è ispirato al secondo colore della bandiera francese e sviluppa il tema dell’uguaglianza, dopo aver affrontato la libertà e in attesa della fraternità.
Trailer: https://youtu.be/z36SPLT7ges
In italiano:
mar 24 ott (15.30)
In inglese:
mer 25 ott (21.00)
Beau ha paura
(Beau is afraid)
di Ari Aster
con Joaquin Phoenix, Patti Lupone, Amy Ryan
Canada/USA 2023, 179'
Il pavido Beau, introverso e facile preda di ansie e ossessioni, si appresta a mettersi in viaggio per far visita a sua madre; ma, alla vigilia della partenza, intorno a lui esplode il caos. Incapace di giungere a destinazione in un mondo completamente impazzito, Beau percorrerà strade che non si trovano su alcuna mappa e sarà costretto ad affrontare tutte le paure e le bugie di una vita.
Dopo Hereditary, presentato al Sundance nel 2018 e Midsommar, inserito fra i 10 migliori film indipendenti del 2019, il pluripremiato autore di culto Ari Aster torna a stupire il pubblico con un’opera che intreccia mistero e humor nero in un viaggio visionario e immersivo. Con Beau ha paura diventa chiaro che, dai film di Aster non sai mai cosa aspettarti. Il regista americano si riconferma uno dei cineasti più interessanti di questi ultimi anni. Come i colleghi registi newyorchesi Robert Eggers e Jordan Peele, Aster cerca di proporre qualcosa di diverso nell’affrontare il genere. Si potrebbe parlare di una Nuova Era? Joaquin Phoenix è Beau Wasserman, un uomo nevrotico di mezza età con problemi di ansia e paranoia. Dopo un colloquio con il suo psicoterapeuta, torna a casa e il solo salire al suo appartamento si rivela essere un’esperienza straniante; si prepara per andare a trovare la madre Mona ma una serie di eventi, nati dalla sua mente disturbata, gli impediscono di arrivare in tempo all’aeroporto. Da questo momento Beau, inizia un lungo pellegrinaggio surreale e grottesco che lo condurrà verso la casa della madre. Un viaggio omerico fatto di allucinazioni, di incontri e scontri, dove la realtà è alterata dalla malattia, dai farmaci e, ancora, dal senso di colpa che sua madre ha instillato in lui. Disappointment Blvd., vale a dire viale del disappunto, o viale della delusione. Questo era uno dei titoli a cui aveva pensato Aster durante la lavorazione del film, prima di virare su Beau is afraid; un film imperfetto ma proprio per questo perfettamente godibile. Un film incredibile che già da subito ti lascia con il respiro corto, poi ti dà un lungo respiro di sollievo, poi ancora un bel respiro controllato e tra sbalzi di Ari-tmia e di tachicardia ti affoga. Un film non per tutti, ma per tutti coloro che sognano di sognarsi come incubi riflessi del subconscio, sospesi tra più realtà di morte quotidiana che cercano di aggrapparsi a desideri troppo scivolosi. Un film che ricorda il gran bel cinema che sazia: Polansky, Hoffman, Lynch, Cronenberg, Bergman, Gilliam, etc etc. Un'esperienza imperdibile.
Trailer: https://youtu.be/EgxOTuBl7Bk
mar 24 ott (21.00)
mer 25 ott (15.30 - 18.00)
Gruppo Fai Giovani Savona e Nuovofilmstudio presentano
Arte al Cinema 2023/2024
Jeff Koons. Un ritratto privato
di Pappi Corsicato
Italia 2023, 80’
introduzione di martedì alle 21.00 a cura del Gruppo FAI Giovani Savona
Jeff Koons. Un ritratto privato, diretto da Pappi Corsicato, è dedicato a quello che è considerato uno degli artisti più influenti, popolari e controversi degli ultimi decenni. Durante la sua carriera, Koons ha sperimentato nuovi approcci al readymade, testato i confini tra arte avanzata e cultura di massa, sfidato i limiti della fabbricazione industriale e trasformato il rapporto degli artisti con il culto della celebrità e il mercato globale. Ed è riuscito a elevare il kitsch e il pop per trasformarli in capolavori come pochi artisti visionari nella storia recente. Ora il ritratto intimo di questo personaggio così polarizzante arriva al cinema per raccontare le dinamiche nascoste dietro la persona, l'artista e il marchio Koons. Passando dall’America all’Europa e al Qatar attraverso varie decadi, il film sarà un'occasione unica per capire l'uomo che ha preso gli oggetti di uso quotidiano prodotti in serie e li ha trasformati in forma d'arte, elevando il loro status. Attraverso le parole di Koons, della sorella, della moglie e dei figli, ma anche di critici, galleristi, artisti e studiosi, il docu-film condurrà in un viaggio intimo nella mente di Jeff Koons, con l'obiettivo di scoprire cosa lo motiva oggi e cosa ha plasmato nel corso della sua carriera la sua incomparabile visione. Un mondo in cui gli oggetti quotidiani e la nostalgia per il pop del XX secolo trascendono le loro forme originali, lasciando che lo spettatore guardi dentro le proprie riflessioni.
Ingresso aperto a tutti 10€ - soci FAI e soci sostenitori 8€
Durante la serata sarà possibile iscriversi o rinnovare l'iscrizione al FAI a soli 15€ fino ai 35 anni.
Trailer: https://youtu.be/xHDC9Lh5t8w
INFO BIGLIETTERIA
Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio (aprite il link in un browser esterno a Facebook, altrimenti non visualizzerete i posti disponibili!).
cattivi maestri
Domenica 22 ottobre, ore 17:00
IL CACCIATORE DI SOGNI
Di Olimpia Bogazzi e Khalilurrahman Nanang. Scene, Ambiur puppets. Musiche, Khalilurrahman Nanang. Produzione, Archètipo.
Un cacciatore nomade cambia la sua vita per rincorrere un sogno di cui non conosce niente, né quale possa essere e né tantomeno dove trovarlo. Intraprende così un lungo viaggio dal luogo più profondo del mondo fino al cielo e alle stelle per raggiungere la luna, eterna custode dei desideri di tutti gli esseri viventi. Il cacciatore di sogni è uno spettacolo di ombre e colori. Dall’animazione manuale di figure ed effetti su uno schermo di luce proiettata, suoni e narrazioni ci guidano in questa avventura alla conquista dei desideri più profondi.
Al termine dello spettacolo, i bambini divisi in gruppi proveranno, con la guida degli attori, a realizzare delle piccole animazioni con la lavagna luminosa.
STAGIONE BIMBI
Consigliato dai 6 anni.
Linguaggio: ombre, proiezioni e animazioni
Durata: 50 minuti (compreso il laboratorio finale)
BIGLIETTI: bimbi € 5, adulti € 8, adulti soci Arci € 6. Ridotto persone con disabilità € 3. Carnet 5 spettacoli (bimbo + adulto) € 50, soci Arci € 40.
PRENOTAZIONI: invia un whatsapp o un sms al 392 1665196 o manda una mail a cattivimaestri@officinesolimano.it.
RAINDOGS HOUSE
Venerdi 20 ottobre ore 22.00
JEREMY TUPLIN
https://youtu.be/-Yn-59m0Hys?si=xn_GYkiZSPmlCYy4
https://youtu.be/4LA1MMhrwok?si=ES_Ws59rI_wD4NeH
https://youtu.be/8Ec4n4x6tHA?si=RieHWIpUV09e9ddv
https://youtu.be/BjsE-YnRENI?si=KBPw7TzcGrzC7Xju
Apertura porte ore 21:00 – Possibilità di cenare con le nostre specialità
Inizio concerto ore 22:00
ingresso 5e con tessera arci
Domanda iscrizione: https://portale.arci.it/preadesione/raindogs/
Biglietti On Line: https://www.musicglue.com/circolo-raindogs-house/
A una scrittura solida e poetica che è figlia sia di Leonard Cohen che di Nick Drake, il musicista inglese accosta la forza visionaria del primo David Bowie e l’humour dark dei Tindersticks, senza trascurare la versatilità del rock’n’roll, con frutti tanto intelligenti quanto intriganti.
Jeremy Tuplin è un cantautore del Somerset, Inghilterra, capace di scrivere splendide ballate indie rock che si intrecciano con psichedelia, space-folk e new wave anni ’80.
Orville’s Discotheque, uscito il 19 maggio 2023 per Trapped Animal Records, è il suo quarto album, preceduto degli ottimi Violet Waves e Pink Mirror del 2020 e 2019.
Il nuovo lavoro di Jeremy si ispira al mito di Orfeo e alla moltitudine di personaggi che ne fanno parte: lo stesso Orfeo (qui Orville), Euridice, Ermes, Ade e Persefone.
Orville Discoteque prende ispirazione dalla mitologia greca ma è anche una storia a se stante ambientata in un mondo fuori dalle regole della realtà.
Il disco racconta di un imperfetto eroe appassionato di clubbing e dei suoi travagli romantici in un momento storico indefinito, tra gli anni ’70 e gli ’80, o da qualche parte nel futuro.
” Tuplin belongs in the lineage of arch dramatists like Tindersticks and The National” — Uncut Magazine
“A really captivating (and remarkably cohesive) body of work” – Loud & Quiet Magazine
“Bill Callahan on shrooms” – The Line Of Best Fit
“Una boccata d’aria fresca per la scena indie-pop contemporanea” – Ondarock
Sabato 21 ottobre ore 22.00
NABAT + STIGLITZ + TIGRE
Benefit x Vecchio Son di Bologna
+ presentazione de libro ” Nabat sopra e sotto i palchi ” e mostra fotografica
+ Il Santo Dj Set =”Sound of the Suburbs”
https://www.youtube.com/watch?v=SkoDbXN32q8
https://www.youtube.com/watch?v=njqp6k_Fzo8
Apertura porte ore 20:30 – Possibilità di cenare con le nostre specialità
Inizio concerto ore 22:00
ingresso 12e con tessera arci
Domanda iscrizione: https://portale.arci.it/preadesione/raindogs/ Biglietti On Line
Sonic Reducer presenta:
– Vecchio Son benefit, Tiziano Ansaldi e 1.000 altre storie…
Come spesso accade, esiste un filo invisibile, solo apparentemente esile, capace di avvolgere a sè la trama degli eventi, ogni sua singola maglia, pensieri, ricordi, azioni… fino a relazionarsi con il presente – l’oggi, questa imminente data del 21/10/23: Tiziano Ansaldi. Così, a quasi 30’anni dalla sua prematura perdita, proprio questa giornata permetterà di svelare tutti gli elementi di questa lunga, significativa storia, irradiandosi di luce propria, progressivamente, sempre più intensa, radiosa, assoluta. Tiziano, tra le migliaia di altre cose, da storico manager dei Nabat è-sarà con noi, insieme a tutti noi, per supportare
tale giornata che il gruppo di SonicReducer in stretta, ormai quasi fraterna, collaborazione con la Raindogs House, ha voluto e costruito come benefit-raccolta fondi per il Vecchio Son di Bologna. Importante struttura di aggregazione nell’ambito del tessuto urbano bolognese, gestita da Steno dei Nabat, posta nel difficile quartiere di S. Donato, svolge da anni, similmente al Raindogs stesso per il savonese, una fondamentale funzione di socialità diffusa. Dall’imparare a suonare uno strumento, alla possibilità di organizzare-vedere concerti a prezzi “politici”, promuove, orizzontalmente, la possibilità di creare-fruire cultura, relazioni e alternative reali e praticabili rispetto all’omologante divenire quotidiano.
Le difficoltà intercorse e seguite al dilagante panico pandemico lo hanno investito appieno, provocandone una grave crisi economica. Di qui il desiderio e l’impegno a raccogliere fondi per contribuire a mantenerlo aperto, vivo e funzionante. E, non è affatto casuale se il primo degli appuntamenti proposti – la presentazione del libro “Nabat sopra e sotto i palchi” curato e realizzato da Fabrizio “Fritz” Barile (Red Star Press, Bologna 2023), anch’esso totalmente benefit per il Vecchio Son, pone in risalto proprio la figura di Tiziano, le sue foto certamente, ma, soprattutto, la sua essenziale funzione di raccordo tra le varie “famiglie” del punk italiano degli anni 80, la chiarezza “storico-politica” offerta all’allora nascente scena skin nostrana, l’amplissima conoscenza degli stili musicali giamaicani dallo ska al roots reggae, dallo skinhead reggae al dub. Senza dimenticare che la sua sola presenza ha originato a Savona – Savona, non High Wycombe! – una scena punk-oi! cittadina, forse a livello nazionale seconda solo al ben più magmatico e consolidato panorama bolognese. Alla presentazione – ricordo, parteciperanno, oltre a Fritz stesso, Pierluigi Gori, Steno e Marco “K. K.” Balestrino. Il tutto verrà inoltre impreziosito dalla mostra fotografica di Fritz, con gli scatti originali, compresi una serie di inediti, estratti sia dal volume dedicato ai Nabat, sia dal precedente progetto “Generazione Fuori Controllo: Skin + Punk = TNT” (Autoproduzione, Genova 2003).
Dalle 22.00 partirà il segmento live dell’evento, con Stiglitz – crudo e potente punk-oi! genovese, Tigre – “Liguria turbo oi!” e Nabat che, con Steno saldamente al comando della “ciurma”, faranno il loro primo e autentico esordio sugli scarni palchi del savonese.
Al termine dei concerti, lasciatevi catturare dal dj-set “Sound of the suburbs”, con alla consolle l’enigmatico “Il Santo”, pronto a deliziare la vostra nottata con un sapiente mix punk, ska, psychobilly, post-punk, garage, surf, reggae…
Infine, sebbene cronologicamente da rimontare al primo pomeriggio, ricordiamo una prima mostra fotografica di giornata, dedicata al fotografo losangelino Kirk Rodriguez che verrà inaugurata presso l’Ateller True Love di P.zza Vacciuoli. L’esposizione, visitabile dal primo pomeriggio, compone un ipotetico-concreto percorso – apericorso, secondo alcuni – che dal centro storico cittadino approda verso sera in darsena, pondendo in relazione diretta le due proposte fotografiche, aprendo un ambito di dialogo, attraverso gli occhi attenti e appassionati di questi due artisti, tra la città degli angeli californiana, con decine di gruppi ritratti tra la seconda metà degli anni 80 e i primi 90 (Exploited, Cramps, X, Red Hot Chili Peppers, primi Nirvana, Butthole Surfers, solo per nominarne alcuni) e la scena skin-punk italiana catturata tra la fine degli anni 80 e il corso degli anni 90.
Stay punk, stay rude, stay DIY!
Soundkilla+Fits, fine sett. ’23