Illumina per Natale, per la festa dei nonni, per l’Ucraina, per Israele.
Per Gaza forse no, ma è davvero un unicum.
Lui illumina. Perché l’importante, per Toti, è piazzar lucine sul “suo” palazzo, degradato da sede istituzionale a bacheca pubblicitaria onnicomprensiva.
Sarà paura del buio o un contratto favoloso con qualche gestore di energia elettrica che non comprende le periferie, chissà.
Noi aspettiamo fiduciosi che De Ferrari s’illumini ancora e ancora - per un necrologio o per la sagra della salsiccia, ci va bene tutto perché in questi tempi incerti abbiamo un’unica sicurezza: che il nostro Salvini in sedicesimo non ci lascerà nelle tenebre per più di una mezzora.