Crisi Complessa16 febbraio 2024 17:29

Cooperativa Ma.Ris: in Liguria 1500 lavoratori attendono ancora la tredicesima

La Cgil: "Preoccupati per i soci, ottenuto il tavolo di confronto"

Cooperativa Ma.Ris: in Liguria 1500 lavoratori attendono ancora la tredicesima

 

Si è svolto ieri l’incontro richiesto dalla Cgil e coordinato dalla Prefettura di Genova con quelle di Imperia, Savona e La Spezia e la Maris sulla vertenza che coinvolge la Cooperativa.

La Cgil ha chiesto ed ottenuto un tavolo di confronto con la Coop da tenersi nel più breve tempo possibile.

Al centro della questione la mancata corresponsione della tredicesima e un piano di rientro rateale deciso in modo unilaterale dalla Cooperativa.

«Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo alla Maris – dichiara Fabio Marante, segretario Cgil Liguria – . Si tratta di lavoratori che operano in settori nevralgici pubblici». La Cooperativa impiega circa 1.500 tra dipendenti e soci e opera prevalentemente attraverso appalti pubblici e privati in diversi settori che vanno dalla sanità, al metalmeccanico, ai servizi. La tredicesima è stata rateizzata dalla Cooperativa senza alcuna informazione preventiva, né alcuna condivisione con le organizzazioni sindacali.

La riunione si è conclusa con un verbale di mancato accordo, ma anche grazie alla mediazione delle Prefetture, Cgil Liguria ha chiesto e ottenuto che, a breve, sia calendarizzato un nuovo incontro nel quale risolvere la controversia. Nei prossimi giorni saranno decise con i dipendenti e soci della Cooperativa Maris le modalità con le quali dare seguito allo stato di agitazione. 

Ma.Ris. è sorta nel marzo 1994 con lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini di tutte le culture, attraverso la gestione di servizi socio sanitari ed educativi ai sensi della legge 381/1991.

Nata inizialmente come Cooperativa Sociale di tipo B (sviluppo ed avvio di opportunità di lavoro per individui in stato svantaggio sociale o economico secondo i dettami della legge), nel 2003, con l’assorbimento della Quadrifoglio, Ma.Ris. amplia le proprie attività a quelle di Cooperativa sociale di tipo A (progettazione ed erogazione di servizi psico-socio sanitari per il trattamento riabilitativo di soggetti con dipendenze e per il reinserimento lavorativo).

La volontà era di creare una realtà dove gli utenti che avevano terminato il programma terapeutico in comunità, potessero rientrare nella società civile già in possesso di un posto di lavoro, ossia di quello strumento utile per la realizzazione del proprio io che sta alla base di un percorso di riscatto personale.

Massimo Picone

Ti potrebbero interessare anche: