News21 aprile 2024 13:01

Il Circolo degli Artisti ricorda Luigi Francesco Canepa

Appuntamento mercoledì 24 aprile alle 16,30 ad Albissola Marina, presso lo spazio di Pozzo Garitta 32

Il Circolo degli Artisti ricorda Luigi Francesco Canepa

 

 

La figura e l'arte dello scultore Luigi Francesco Canepa, recentemente scomparso, genovese per oltre trent'anni attivo ad Albisola, con opere in Italia ed all'estero, sono il soggetto del filmato “Alla ricerca della luce” realizzato dal regista cubano Jorge Felix Diaz, “JOTAF”, a cura della “Fondazione Centofiori”, di Savona, che viene proposto mercoledì 24 aprile, alle ore 16,30, al Circolo degli Artisti di Albissola Marina.

Ne introducono la visione  Federico Marzinot, studioso della ceramica e Mario Fantaccione, curatore di numerose mostre dell’artista.

Luigi Francesco Canepa parla di sé

Sono nato in un piccolo borgo vicino a Genova Voltri, una fila di case allineate lungo un torrente. Sin da ragazzo ho sempre avuto un bisogno insopprimibile di creare. L'idea di cosa fare mi giunge dall'osservare un pezzo di marmo, di pietra, dalla forma che quelli ed altri materiali mi suggeriscono; altre volte, invece, l'idea nasce dalle forme della natura, dalle piante, dalle onde del mare o da un sogno che riesco a ricordare”.

L'arte di Canepa

“Nella sua opera Canepa unisce due momenti: il momento dell'artista, quello della creazione, e il momento dell'artigiano, della tecnica, della capacità fabbrile. La tecnica é, in particolare, ciò che gli permette di esprimersi, che lo aiuta, che gli dà sicurezza nel fare. Importante é inoltre per Canepa il suo desiderio di far venire fuori dal materiale sul quale sta intervenendo quello che lo stesso ha dentro, cioè la sua anima. E in tale ambito la tecnica lo aiuta decisamente. Ma, se non ci fosse il desiderio, e quindi l'intenzione, quindi la volontà, quindi la creatività dell'artista, tale ricerca sul materiale non avrebbe senso, non avrebbe risultato.

E' evidente, pure, l'importanza che per Canepa riveste l'azione della luce sulla sua opera. Egli cerca con attenzione l'effetto della luce sull'opera. E' la luce, ad esempio, che gli permette di evidenziarvi il suo segno: quella linea dritta, quella linea curva, quei globi che per lui raffigurano i semi della creazione. Sono volumi, forme che la luce permette all'artista di evidenziare, di fare uscire fuori e qualificare l'opera.

Altro segno distintivo di Canepa é la multimaterialità, il suo frequente uso, di volta in volta, di un diverso materiale, su cui intervenire con la sua arte. E' una scelta che per lui trae origine anche dalla curiosità del confronto con il nuovo, dal non sottrarsi ai suoi stimoli. In tale diversità del materiale v'é comunque una continuità del discorso. Nelle sue sculture Canepa opera infatti allo stesso modo, con riuscita continuità nella sequenza realizzativa”.

(Federico Marzinot, studioso della ceramica).


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