News13 giugno 2024 14:48

L'ennesimo commissario

L'ammiraglio Seno prende il posto di Paolo Piacenza, che - indagato per abuso d'ufficio nell'ambito della maxi inchiesta che ha terremotato Regione e porto - si è dimesso dall'incarico di commissario straordinario dell'Adsp del Mar Ligure Occidentale

Paolo Piacenza, commissario dimissionario dell'Ap

Paolo Piacenza, commissario dimissionario dell'Ap

“Il Partito Democratico lo aveva detto chiaramente: servivano le dimissioni del Presidente della Regione Toti per poter dare alla prima Autorità di Sistema Portuale del Paese la possibilità di ritrovare stabilità e prospettive. Questa situazione di stallo invece, porta il Governo Meloni e il Viceministro Rixi alla nomina di un ennesimo commissario - Massimo Seno, stimato Ammiraglio del Corpo delle Capitaneria di Porto - cercando di nascondere dietro alla figura di un uomo di Stato, l’incapacità di dare certezze di lungo periodo allo scalo ligure, superare il proliferare di commissari straordinari e - in una fase critica - tornare alla normalità: con un Presidente dell’Autorità di Sistema e un Segretario Generale di sua indicazione.


Così non è stato e non sarà. L’incertezza sul futuro di questa Regione va drammaticamente al di là della volontà che metterà nel suo lavoro l’Ammiraglio Seno, in un contesto che da ogni punto di vista rientra nel “mai sperimentato prima”: un Ammiraglio come Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema; il Commissario Straordinario dimissionario che ritorna come Segretario Generale; gli Ispettori del MIT a verificare gli atti di questi anni e un Sindaco-Commissario a un’opera strategica per il sistema paese tanto da essere indicata come opera bandiera del fondo complementare.


Abbiamo ribadito a più riprese la necessità di porre fine a commissariamenti inutili, dotando per prima cosa l’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale di un Presidente nel pieno delle sue funzioni. Per farlo però serve che Toti si dimetta prendendo atto che così facendo si sta paralizzando e umiliando un’intera regione.
L’AdSP del Mar Ligure Occidentale ha bisogno di certezze per poter essere pienamente operativa, ritrovando quel ruolo di progettazione che serve sia al porto che alla città”. Così Davide Natale - segretario PD Liguria, Luca Garibaldi - capogruppo PD in Regione Liguria e Simone D’Angelo - segretario metropolitano Genova e capogruppo PD Comune Genova.

La pensa così anche la deputata PD e componente commissione trasporti alla Camera Valentina Ghio, che dell’avvicendamento in Autorità Portuale dice: “L’immobilismo che sta caratterizzando la Regione Liguria, dopo l’arresto ai domiciliari del presidente Toti, sta avendo, inevitabilmente, effetti negativi anche sui Porti di Genova e Savona. Stiamo assistendo ad un continuo pasticcio che non sostiene sviluppo e lavoro. Da una parte il Ministero indica un nuovo commissario - dopo che non è stato in grado di nominare un presidente nel pieno delle sue funzioni a seguito del passaggio di Signorini a Iren, e dopo che Piacenza, dimissionario dal ruolo di commissario, è rientrato incomprensibilmente nel ruolo di segretario generale - ; dall'altra, vista l’inchiesta in corso, manda una commissione ministeriale per verificare la correttezza e la trasparenza degli atti fin qui avviati e approvati.

Un pasticcio che se persiste potrà avere serie ricadute sui lavoratori e su tutto l’indotto, come sottolineato dalla stessa Culmv e dalla comunità portuale di Genova e Savona. È indispensabile ed essenziale porre fine a questo modo di procedere raffazzonato e a tentoni, per dare una svolta alla gestione del Porto e garantire solidità al sistema, senza rallentamenti che colpiscono il mondo del lavoro che lo circonda. Anche perché, per la piena funzionalità del porto, serve una piena funzionalità della Regione Liguria, dove le nuove elezioni non sono più rimandabili.

La Regione non può andare avanti con un presidente a interim e il porto non può lavorare in pienezza andando avanti per commissariamenti”.

 

com