Saranno presentabili dal 23 luglio le domande al nuovo bando dedicato all’Area di Crisi Industriale Complessa del Savonese: 15 i milioni di euro, a valere sull’azione 1.3.3 del PR FESR 2021-2027, messi a disposizione dalla Regione Liguria per accompagnare gli investimenti delle imprese dei 21 comuni coinvolti, 18 dei quali in Valbormida. A presentare le opportunità in arrivo, presso l’Unione Industriali di Savona e alla presenza della neo presidente Caterina Sambin, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana, con la collaborazione dei tecnici regionali e di Filse.
“La Regione Liguria conferma il proprio impegno a salvaguardia e sviluppo dell’industrialità del savonese, con una nuova misura da 15 milioni di euro che punta a rafforzare l’attività d’impresa in relazione anche a un aumento occupazionale. Basti pensare che, l’omologo bando sulla precedente programmazione (POR FESR 2014-2020), ha portato a 252 assunzioni, più di quanto generato dal bando nazionale di Invitalia - spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana - Complessivamente, tra impegni ministeriali e regionali, sono oltre 100 i milioni destinati in questi anni al Savonese, un primato nazionale che testimonia da un lato la vitalità industriale del territorio e dall’altro l’attenzione pubblica nei riguardi di quest’area”.
La procedura consente alle micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata di richiedere un’agevolazione che combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento a una parte a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili.
“Le opportunità di sviluppo ci sono e gli imprenditori hanno voglia di investire. Ringrazio il Dipartimento dello Sviluppo economico per la presentazione odierna alle imprese, ci auguriamo che questo nuovo bando possa traguardare gli ottimi risultati del passato”, sostiene Caterina Sambin, presidente di Unione Industriali Savona.
Per richiedere l'agevolazione regionale l'investimento dev'essere superiore ai 200 mila euro. Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal 1° luglio 2023, per: l’acquisto di suolo aziendale (max 10% delle spese), fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% (incluse le spese di progettazione e collaudo), acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze (es. licenze d’uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti ecc.), know-how (max 20% investimento), prestazioni consulenziali (max 10% investimento), studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale ed ambientale, interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali (es. soluzioni di digital/web marketing, siti internet, “e-business” e “e-commerce”, punto vendita digitale).
I comuni riconosciuti all'interno dell'area di crisi industriali complessa del Savonese sono: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Quiliano, Roccavignale, Vado Ligure, Villanova d'Albenga.
Le imprese interessate potranno presentare domanda, accedendo al Sistema "Bandi On Line" di Filse, dal 23 al 31 luglio.
Crisi Complessa15 luglio 2024 14:58
Nientemeno che 15 milioni per la crisi complessa savonese
Presentato stamattina nella sede dell'Unione industriali il nuovo bando
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