Si tratta - spiegano dall'associazione Rossini - di un concerto molto significativo e originale.
Saranno eseguiti, in prima esecuzione assoluta, 7 Lieder su testi di Holderlin di Marco Lombardi, musicista savonese e docente al Conservatorio di Genova.
Ci sarà anche un ricordo di Mauro Castellano con l'esecuzione dei suoi "Quindici preludi in forma di accordo".
Il concerto prevede l'esecuzione per voce e pianoforte di brani di Hindemith,
Schoenberg, Korngold e Ullmann (quest'ultimo, deportato a Terezin e
morto ad Auschwitz nel 1944, autore de "L'imperatore di Atlantide"
recentemente proposto con grande successo dall'Opera Giocosa al Teatro
Chiabrera).
Questi quattro musicisti, di grandissima importanza storica, sono
accomunati da drammatiche vicende personali di esilio e persecuzione.
Si tratta quindi di un concerto di grande musica, certamente insolito,
che propone temi che vale la pena di conoscere ed approfondire con
grande attenzione.
Esilio, Memoria e Immortalità
Nella prima metà del Novecento, segnata da guerre, dittature e profondi sconvolgimenti culturali, molti compositori furono costretti all’esilio, fisico o interiore. Paul Hindemith, Arnold Schoenberg, Victor Ullmann ed Erich Wolfgang Korngold: artisti che, attraverso la loro musica, hanno affrontato il tema dello sradicamento e della ricerca di senso in tempi incerti.
Al centro di questo programma vi è l’idea di esilio in tutte le sue forme: geografico, spirituale, emotivo. Che si tratti di fuggire da regimi oppressivi o di attraversare paesaggi interiori segnati dalla nostalgia e dalla perdita, questi compositori hanno trasformato l’esperienza del disorientamento in espressione artistica. I loro canti sono sentieri che attraversano l’ironia, il ricordo, la notte e la speranza, dimostrando come l’arte possa preservare l’eterno in mezzo al transitorio.
Le 9 English Songs di Paul Hindemith, scritti durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, riflettono il suo adattamento a una nuova cultura e lingua. Sono miniature raffinate, a volte ironiche, a volte toccanti, che fondono modernismo e lirismo inglese. I brani selezionati alternano lirismo contenuto, umorismo e riflessione poetica.
Il Ghasel di Arnold Schoenberg, dalla raccolta 8 Lieder Op. 6, appartiene alla fase tardo romantica del compositore, prima della rivoluzione dodecafonica. Il brano esprime un desiderio intenso, quasi mistico, una forma di esilio affettivo e sensuale.
Nacht e Stilledi Viktor Ullmann, da Der Mensch und sein Tag Op. 47, scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt, è un canto di oscurità e resistenza. La musica è essenziale e profonda, e sembra interrogare il senso stesso dell’esistenza in condizioni disumane.
Il programma si conclude con i Fünf Lieder di Erich Wolfgang Korngold, op. 38, una raccolta scritta dopo la Seconda guerra mondiale. Con testi in inglese e tedesco, questi brani uniscono nostalgia e ironia, coniugando l’eleganza del Lied europeo con l’eredità melodica del cinema hollywoodiano. Sono canti di bellezza e ricerca identitaria in un mondo diviso.
Questo recital è un viaggio intimo attraverso la memoria, l’identità e la speranza, in cui la musica diventa testimone di ciò che non può essere cancellato.