Salute & Veleni19 aprile 2018 08:07

Luce su Tirreno Power

Il Movimento Difesa Ambiente: ci auguriamo che in questo contesto di grave situazione epidemiologica connessa con l’inquinamento si abbandoni definitivamente l’ipotesi della combustione del Combustibile Solido Secondario derivato dai rifiuti, che porterebbe l’emissione di pericolose diossine e metalli pesanti su questo territorio già martoriato

Luce su Tirreno Power

Il Dott. Agostino Torcello (medico pneumologo) e il Dottor Virginio Fadda (biologo) già nel 2006 pubblicarono un articolo (vedi allegato Trucioli Savonesi) in cui, dopo aver rilevato alti tassi di mortalità in Liguria e nel Savonese, chiedevano agli Enti Locali una “seria, rigorosa e completa indagine epidemiologica” sul territorio del Savonese interessato dall’inquinamento della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure...ma non si ottenne nulla.

  Come noto a livello internazionale ormai da anni, il pesante inquinamento delle centrali a carbone incide in maniera rilevante sulla qualità dell’aria, aggravando le condizioni di salute della popolazione esposta a gas e polveri inquinanti, con conseguenti danni economici rilevanti sull’ambiente in generale (patrimonio boschivo, alterazioni climatiche ecc.).   Nel 2009 Greenpeace nazionale pubblicava un importante studio sull’impatto sanitario e ambientale della produzione elettrica originata dal carbone in Italia, richiamando anche la centrale a carbone di Tirreno Power di Vado Ligure con gli obsoleti 2 gruppi a carbone.

  L’agenzia internazionale incaricata da Greenpeace stimava, per l’inquinamento prodotto nel 2009 dai “soli” gruppi a carbone della centrale di Vado Ligure (che funzionava anche con 2 gruppi elettrogeni a gas), 54 morti premature, 125 milioni di euro per danni prodotti dall’inquinamento e 123 milioni di euro per danni prodotti dalla CO2 per un totale di 248 milioni di euro nell’anno 2009. (vedi allegato Greenpeace)   Solo nel 2013 si conobbero i risultati di una seria indagine epidemiologica svolta con moderni e rigorosi metodi scientifici dai Consulenti Tecnici nominati dal Procuratore della Repubblica Dott. Granero che, a seguito di un esposto di privati cittadini nell’anno 2011, avviò una indagine relativa all’inquinamento della Centrale Tirreno Power di Vado Ligure.

  I risultati dei Consulenti Tecnici della Procura di Savona furono eclatanti, in quanto illustravano  la grave situazione sanitaria che già si poteva supporre dagli studi internazionali. In particolare si stimavano dal 2000 al 2007 : 427 morti a causa dei fumi e 2293 adulti ricoverati per malattie respiratorie e cardiovascolari.

Dall’anno 2005 al 2012 : 433 bambini ricoverati per patologie respiratorie. Tutto ciò, insieme ad altre contestate inadempienze, ha portato l’11 marzo del 2014 al sequestro dei 2 gruppi a carbone (Il Secolo XIX dl 19/06/2015) disposto dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica.   Oggi nel 2018 un ulteriore studio epidemiologico svolto dal prestigioso CNR di Pisa (Centro nazionale delle ricerche) confermerebbe ulteriormente la gravissima situazione sanitaria collegata con l’inquinamento prodotto dalla combustione del carbone nei 2 gruppi della centrale di Vado Ligure. I dati dello studio del CNR di Pisa stimerebbero dal 2000 al 2013 circa 4.000 morti in eccesso nelle zone esposte all’inquinamento (2.600 solo nelle aree a massimo rischio) (vedi allegato CNR 2018).

  Ci auguriamo che in questo contesto di grave situazione epidemiologica connessa con l’inquinamento, si abbandoni definitivamente l’ipotesi della combustione del CSS (Combustibile Solido Secondario) derivato dai rifiuti, così come descritta nel Piano Regionale dei Rifiuti attualmente in vigore, speriamo senza utilizzare a tale scopo il sito dell’ex centrale a carbone Tirreno Power a Vado Ligure, che porterebbe l’emissione di pericolose diossine e metalli pesanti su questo martoriato territorio savonese.

  In alternativa alla pericolosa combustione del CSS da rifiuti proponiamo, con grande forza, il progetto “Rifiuti zero” con raccolta differenziata spinta, riciclaggio, con maggiore occupazione nella gestione dei rifiuti e assenza totale di ogni tipo di combustione dei rifiuti o derivati CSS.

Savona, 18 Aprile 2018

M.O.D.A.

Dott. Agostino Torcello

Dott. Virginio Fadda


com

Ti potrebbero interessare anche: