Contromano15 maggio 2018 06:50

Se la crisi complessa vale meno dei dragaggi in porto

L'intera area di crisi complessa, che da anni ci propinano come la soluzione di tutti i mali, vale meno dei dragaggi in porto per far entrare la nuova ammiraglia Costa Smeralda?

Un'immagine dei dragaggi a Vado Ligure

Un'immagine dei dragaggi a Vado Ligure

Le risorse finanziarie statali disponibili per le agevolazioni alle aziende coraggiose che volessero investire nel Savonese ammontano, si legge, a 20 milioni di euro.

Per i dragaggi in porto, si parte da una base d'asta di 18 milioni secondo il documento apparso sull'Albo pretorio di Autorità portuale, scaricabile QUI, e già si parla di 22 milioni circa.

Insomma, la cifra che Autorità portuale spende in un soffio per tre banchine potrebbe essere superiore all'intera cifra messa a disposizione per l'agognata area di crisi complessa.

Se non ci fosse da piangere, sarebbe da ridere.

Inoltre, c'è un altro fatto da considerare: le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate a Invitalia dal 2 luglio al 17 settembre, con l’avvertenza, e qui casca l'asino, che l’apertura dei termini è condizionata all’avvenuta registrazione presso la Corte dei Conti dell’Accordo di programma.

Come si può pensare che un’azienda, anche con tutta la buona volontà, possa e voglia impegnarsi senza avere – almeno in questo momento – la minima certezza circa il finanziamento?

La registrazione della Corte dei Conti non è un semplice passaggio burocratico come cercano di farlo passare, infatti il buon fine non è scontato.

Complessa, questa nostra crisi. Una perdita di soldi, tempo, dignità.

G.S.

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