Mezza politica02 luglio 2018 19:06

Leed for cities: cronache marziane dalla Sala Rossa

La presentazione del celebre protocollo di certificazione ambientale finisce in rissa, con l'opposizione che attacca dura e il Sindaco più che indispettito, in un clima surreale e nella perplessità di giornalisti e consiglieri presenti

Leed for cities: cronache marziane dalla Sala Rossa

L'infuocato pomeriggio LEED inizia con l'interminabile presentazione dell'ormai noto protocollo a un anno dal suo “lancio” in pompa magna: a parlare dopo l'introduzione di Caprioglio sono Daniele Guglielmino, Referente dell’ente certificatore GBCI, e Francesca Galati, Consulente accreditato LEED.

Poi è la volta del Prorettore del Campus di Savona Federico Delfino, che ritiene (e questo è fuor di dubbio) che da una Savona sostenibile e innovativa i giovani finirebbero di dover fuggire.

Ma il bello arriva dopo: alcuni esponenti dell'opposizione (M5S e Noi per Savona, manco a dirlo) e la coraggiosa Campese del Decimonono osano avanzare dubbi sulla validità di una certificazione ambientale che sancisce che Savona è nientemeno che “gold” nei seguenti ambiti:

energia,

acqua,

rifiuti,

trasporti e traffico,

e dulcis in fundo il benessere sociale -che include dati su disoccupazione, reddito, istruzione, criminalità.

Ora siccome la maggior parte di questi argomenti non sono esattamente un fiore all'occhiello per la nostra città, la minoranza osserva che oltre al difficile reperimento dei dati negli uffici comunali, qui parliamo di qualità dell'aria, spazzatura e traffico in una città affumicata da meganavi e traghetti, dal traffico perennemente congestionato dalle centinaia di TIR vomitati di continuo dal tunnel del porto, dove di rumenta nei cassonetti non ce ne sta più da mesi e che paga una salata multa europea per il ritardo nel raggiungimento dei livelli minimi di raccolta differenziata.

Della disoccupazione meglio non parlarne neanche, eppure incredibilmente i dati della certificazione sull'argomento paiono buoni, come quelli sulla qualità dell'aria.

Come questo sia possibile lo san solo loro, ma tant'è.

Alla Pongiglione che cita uno studio del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio sulle malattie nelle città portuali (http://www.lanuovasavona.it/2018/06/25/leggi-notizia/argomenti/salute-veleni/articolo/quando-il-cancro-vien-dal-mare.html) il Sindaco risponde piccatissima che i dati le devono essere portati, non citati.

E bene fa Eric Festa a risponderle “Il Sindaco è lei, se li procuri”. Se già, come da responsabile della salute pubblica quale è, non se li è studiati come sarebbe auspicabile, aggiungeremmo noi.

E che dire del sempiternamente citato monitoraggio SIGE by Soracco commissionato, ricordiamolo, da Costa Crociere?

Il Sindaco dice un'altra volta che farà fare l'ennesimo monitoraggio sulla qualità dell'aria, ma la domanda è: perché?

Ormai le emissioni e i danni conseguenti sulla salute li conosciamo: è davvero necessario spender altri soldi, siano ministeriali o europei o di Paperone, per sapere se le navi inquinano?

Inquinano, Sindaco, glielo assicuriamo in tanti e gli studi non mancano, per chi vuole andarseli a leggere.

E a chi le ricorda che ci son luoghi dove tra la decisione di elettrificare il porto e il porto elettrico realizzato son passati 9 mesi, il Sindaco ride letteralmente in faccia.

E con questa risata, ché un pizzico di allegria non guasta mai, chiudiamo la tragicomica cronaca di una giornata da dimenticare.





LNS

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