News11 marzo 2019 07:19

Tramonta Gambardella, ma Margonara a rischio cemento

La Margonara è salva, col definitivo tramonto del progetto Gambardella? I Verdi ne dubitano: “crediamo che non vi siano ancora motivi per gioire poiché è sempre in fieri il progetto di spostare il porto turistico nell'area ex funivie a cui affiancare la consueta colata di cemento per spazi abitativi di medio-alto livello e commerciali. A ciò bisognerà aggiungere la privatizzazione (per ora solo delineata) dell'ex Miramare e del San Giacomo”

Tramonta Gambardella, ma Margonara a rischio cemento

Prosegue il comunicato: “è compito di tutte le forze democratiche ribadire un netto no al consumo di suolo fissando alcuni principi cardine:

a) le scelte urbanistiche devono essere effettuate nell'ambito del Piano Urbanistico Comunale e poi precisate in eventuali strumenti attuativi sempre di iniziativa pubblica poiche' deve essere la città a fare le scelte determinanti e non gli eventuali gruppi interessati;

b) l'area portuale deve essere destinata solo ed esclusivamente alle esigenze locali come già oggi e non per favorire eventuali "yachts di alto bordo",che sfratterebbero la piccola attività locale senza alcun vantaggio per la collettività;

c) obiettivo primario deve essere la conservazione dei valori culturali della zona attraverso un rispettoso riutilizzo e qui voglio ribadire l'idea che,prima di distruggere l'ex complesso delle Funivie, sarebbe importante avviare un confronto con la Sovrintendenza per verificarne l'importanza storica e culturale e valutare se il medesimo possa essere riconvertito in incubatore per attività artistiche e culturali,come avviene spesso in Italia e in Europa oltre alla necessità di recuperare definitivamente ciò che resta di un importante monumento come il San Giacomo ove potrebbe,ad esempio,trovare posto un centro sulla cartografia e la fotografia cittadina di cui vi sono valenti cultori e collezionisti in città.

d) sarebbe poi importante puntare ad una riqualificazione del complesso del Miramare valutandone un totale o parziale uso pubblico attraverso la creazione di strutture di social housing,co-housing o anche di edilizia sociale pubblica.

Sono solo alcune idee,che potrebbero ridare un senso alla nostra città,evitando la privatizzazione degli spazi e soprattutto l'ennesima affermazione della rendita edilizia privata in luogo di scelte collettive,pubbliche e condivise”.

com

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