News18 marzo 2020 11:35

Fate i tamponi al personale sanitario

Gianni Pastorino scrive a Sonia Viale: "possiamo sostenere che la Liguria sia fra le regioni italiane in cui il contagio è maggiormente diffuso in rapporto percentuale sulla popolazione, ma una fra le ultime regioni per numero di tamponi effettuati. Soprattutto preoccupa la scelta di effettuare un numero alquanto ridotto di tamponi al personale sanitario"

Fate i tamponi al personale sanitario

Ecco la lettera, indirizzata all'Assessore alla Sanità di Regione Liguria e al Commissario Straordinario di ALiSa

 

Oggetto: incremento effettuazione dei tamponi al personale sanitario 

Genova, 17 marzo 2020 

Gent. Assessore, Egregio Commissario,

È ormai di tutta evidenza la fase straordinaria che sta vivendo il sistema sanitario regionale.

Di fronte alla situazione in cui ci troviamo, crediamo sia giusto considerare di modificare la strategia fin qui adottata.

La nostra regione sta registrando un numero elevato di contagi da Covid-19, ma molti sono gli indicatori che fanno ritenere la diffusione del virus maggiore rispetto ai dati accertati.

Infatti è realistico supporre che fra la popolazione vi sia un alto numero di persone contagiate ma completamente asintomatiche.

Senza voler entrare necessariamente nel merito dei dati, attualmente possiamo sostenere che la Liguria sia fra le regioni italiane in cui il contagio è maggiormente diffuso in rapporto percentuale sulla popolazione. Ma una fra le ultime regioni per numero di tamponi effettuati.

Soprattutto preoccupa la scelta di effettuare un numero alquanto ridotto di tamponi al personale sanitario; ossia ai lavoratori che in questo momento stanno fronteggiando in prima linea l’urto del Covid-19.

Il rischio è che tale tale scelta esponga ulteriormente i nostri luoghi cura a una diffusione incontrollata del virus; il che produrrebbe conseguenze ancor più nocive per la salute della popolazione.

Pertanto, Vi chiediamo ufficialmente di attivare tutti i laboratori pubblici disponibili per processare i tamponi. E, come già avviene in altre regioni, di aumentare sensibilmente l’effettuazione di tamponi, a partire dal personale sanitario più esposto: non solo il personale ospedaliero, ma anche coloro che sono entrati in contatto in vario modo con persone contagiate. Ci riferiamo in tal senso a: 

medici di continuità assistenziale, mmg, personale infermieristico, addetti delle pubbliche assistenze che abbiano accompagnato soggetti in dubbio di contagio. Crediamo inoltre che tale misura debba essere estesa al personale dei servizi funebri, un altro fra i settori messi sotto pressione dalle conseguenze del contagio. Crediamo che, in assenza di un vaccino, questa sia l’unica soluzione che possa fornirci la reale comprensione sulle dimensioni del fenomeno; in assenza della quale si rischierebbe di continuare ad agire con una strategia non efficace. Certo di una Vostra sensibilità a riguardo, resto in attesa di Vostro cortese riscontro e porgo 

Distinti Saluti 

Giovanni Battista Pastorino

Consigliere capogruppo regionale Linea Condivisa

Vicepresidente della Commissione II Sanità 

com

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