News25 maggio 2020 18:06

Coronavirus, scendono i positivi ma con metà tamponi (anche in Liguria)

Sono 92 le vittime di oggi, di cui sei in Liguria (1.299 i tamponi effettuati oggi nella nostra regione). Il rapporto dell'Istituto superiore di Sanità su malattia di Kawasaki nei bambini e infezione da coronavirus

Coronavirus, scendono i positivi ma con metà tamponi (anche in Liguria)

I dati della Protezione civile

A oggi, 25 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 230.158, con un incremento rispetto a ieri di 300 nuovi casi.

Il numero totale di attualmente positivi è di 55.300, con una decrescita di 1.294 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi, 541 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 12 pazienti rispetto a ieri.

8.185 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 428 pazienti rispetto a ieri.

46.574 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 92 e portano il totale a 32.877. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 141.981, con un incremento di 1.502 persone rispetto a ieri.

Regioni con la crescita percentuale più alta rispetto a ieri (elaborazione Youtrend):
Lazio +0,21%
Puglia +0,20%
Liguria +0,18%
Lombardia +0,17

Prevalenza e incremento percentuale dei casi di COVID-19
Il grafico della Fondazione Gimbe illustra il posizionamento delle Regioni in relazione alle medie nazionali di prevalenza e incremento percentuale dei casi (settimana 19 - 25 maggio)

Malattia di Kawasaki nei bambini e infezione da coronavirus: il rapporto dell'ISS

Il Gruppo di lavoro ISS Malattie Rare COVID-19 ha pubblicato il Rapporto ISS COVID-19 n. 29/2020 - Indicazioni ad interim su malattia di Kawasaki e sindrome infiammatoria acuta multisistemica in età pediatrica e adolescenziale nell’attuale scenario emergenziale da infezione da SARS-CoV-2.

Le evidenze scientifiche disponibili ad oggi indicano che nei pazienti pediatrici l’infezione causata da SARS-CoV-2 si manifesta con un andamento clinico più benigno rispetto all’adulto. I bambini hanno infatti in generale una buona prognosi e la letalità è decisamente inferiore rispetto all’adulto (0,06% nella fascia di età 0-15 anni).

Tuttavia, recentemente vi sono pubblicazioni provenienti da vari Paesi, principalmente dall’Europa e dagli USA, in cui viene descritta una sindrome infiammatoria acuta multisistemica in età pediatrica e adolescenziale con alcune caratteristiche della malattia di Kawasaki associate ad altre determinate peculiarità. Ciò ha indotto la comunità medico-scientifica nazionale e internazionale ad effettuare studi e approfondimenti che riguardano sia la definizione dal punto di vista nosologico che gli aspetti assistenziali, inoltre lo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha recentemente pubblicato un Rapid Risk Assessment su questo argomento.
Questa sindrome sembrerebbe condividere alcune caratteristiche cliniche, un’aberrante risposta infiammatoria, alcune opzioni terapeutiche (immunoglobuline, steroidi, farmaci anticitochinici) con la malattia di Kawasaki (MK). Da questa però si distinguerebbe per altre peculiarità, rappresentate da maggiore età dei soggetti colpiti, interessamento multisistemico grave, prevalente interessamento miocardico e/o gastrointestinale.

Il Rapporto evidenzia che, al momento, pur in assenza di una definizione di caso condivisa a livello europeo, sia plausibile una correlazione fra infezione da SARS-CoV-2 e insorgenza della sindrome, pur in presenza di evidenze limitate del nesso di causalità. Sottolinea inoltre l’assenza di forti evidenze epidemiologiche di un incremento dell’incidenza della MK, l’assenza di aumentato rischio di recidiva della malattia, l’assenza di aumentata suscettibilità all’infezione da SARS-CoV-2 in pazienti con pregressa MK durante la pandemia COVID-19

LNS

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