News26 giugno 2020 18:13

Liguria, la Caporetto dei trasporti

Non si placano le polemiche per le condizioni di autostrade e ferrovie. Pastorino: «La Regione si attivi col Governo affinché sia dichiarato lo stato di emergenza, ci sono responsabilità ben precise». Il PCI: «la Regione strumentalizza anziché dare risposte concrete. A chi convengono tutti questi disagi?"

Liguria, la Caporetto dei trasporti

Gianni Pastorino nel pomeriggio ha inviato una lettera al presidente Toti:  «La situazione in Liguria non è più sostenibile: ogni iniziativa intrapresa nella nostra regione per il settore del turismo e per la complessiva ripresa economica appare completamente vanificata, in uno scenario da calvario continuo. I numerosi cantieri autostradali, e il mancato coordinamento dei lavori sull’Aurelia, talvolta rendono prigioniere migliaia di persone, per ore e ore di code interminabili. Ormai è evidente: serve un intervento a carattere straordinario, che il presidente Toti deve sottoporre al Governo. Chiediamo lo stato di emergenza: la situazione di disagio vissuta dalla popolazione è pari a quella provocata da una calamità naturale, che blocca improvvisamente le principali reti viarie».

«Ma a differenza delle calamità naturali, qui ci sono delle responsabilità ben precise, che vanno individuate. Sono le manutenzioni non effettuate in questi anni ad aver determinato la fragilità del sistema autostradale – prosegue Pastorino. A questo si aggiunge la difficilissima situazione sofferta dalla rete ferroviaria: è il prodotto dei tanti obbiettivi mancati, come il raddoppio a ponente, il completamento del nodo di Genova o il risanamento delle gallerie. La combinazione di questi due fattori rende impossibile muoversi nella nostra regione».

«Difficile immaginare come un sistema economico fortemente orientato sulla portualità di Genova e La Spezia, primo e secondo scalo d’Italia per importanza, e di altri porti quali Savona, possa reggere a una situazione del genere. Ma anche come possano reggere il sistema sanitario e il sistema scolastico, in una regione in cui muoversi è diventato una chimera. Già adesso questa situazione mette a repentaglio la vita delle persone, che non riescono a raggiungere per tempo i presidi sanitari; e allora pensiamo cosa potrà accadere a settembre, con la riapertura delle scuole, a fronte di un livello di difficoltà nei trasporti come quello registrato adesso. La risposta è una soltanto: misure straordinarie».

Anche il Partito Comunista Italiano chiede alla giunta Regionale risposte concrete "in merito alla catastrofica situazione che sta colpendo la Liguria per quanto riguarda i trasporti". 

"Le dichiarazioni dell’assessore Berrino - proseguono dal PCI - sono state finora palesemente volte a strumentalizzazioni politiche, prive di contenuto e risposte, in linea con tutto il suo mandato che ha mostrato ormai chiaramente a tutti l’incompatibilità del politico ad un così importante ruolo nella giunta Regionale.

Per l’assessore Berrino, apprendiamo da fonti giornalistiche, il problema è il distanziamento sociale, e sarebbe allo studio un ordinanza per eliminarlo. In uno scenario che vede ancora non effettuati una consistente lista di treni, il Partito Comunista Italiano chiede si torni immediatamente almeno a pieno regime in termini di corse treno, e di non avvallare assurde proposte che metterebbero a rischio la salute dei cittadini. Sappiamo però che alle contraddizioni di certi politici non vi è mai fine, l’assessore infatti ha in realtà comunicato che vi sarà effettivamente un aumento dei treni, e saranno i Cinque terre Express e gli intercity da Milano e Torino, per i turisti!

Scordandosi totalmente delle persone che ogni giorno utilizzano i treni per andare a lavorare e per i quali la soluzione avanzata dall’assessore sarebbe appunto quella di eliminare la distanza di sicurezza.

Il tutto mentre le tratte autostradali sono al collasso, a causa di una selvaggia programmazione dei cantieri che, guarda caso, creano disagio proprio sotto elezioni regionali, e che apre ancora una volta a strumentalizzazione da parte del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Ovviamente c'è chi non ha intenzione di farsi insegnare come fare politica, e non sono difatti tardati ad apparire i manifesti della Lega che recitano: “basta code in autostrada, Gronda subito”!

Di fronte a tanto, i dubbi sorgono spontanei: a chi convengono questi disagi? Saranno forse frutto di una politica mirata a destabilizzare il quotidiano dei cittadini a fini elettorali?"

LNS

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