News07 luglio 2020 13:09

Gli inevitabili dubbi della semplificazione

A portata di click: pare essere questo il mantra del presidente Conte nell’illustrare il nuovo Decreto per le Semplificazioni e l’innovazione digitale partorito questa notte. L’unico rischio, nonostante le buone intenzioni, è che le nuove norme si trasformino in un bel pacco dono per le mafie. Per evitarlo si può solo controllare. Tanto, seriamente e continuativamente

Gli inevitabili dubbi della semplificazione

Dalla settimana di confronto a Villa Pamphilj - afferma Conte - è emersa soprattutto la necessità di limitare la burocrazia.

Detto, fatto. 

Sblocchiamo una volta per tutte cantieri e appalti, e renderemo meno tortuoso il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione: un percorso a scorrimento veloce, “a portata di click” appunto.

Perché l’Italia deve correre: ma al contempo - assicura il premier - rafforziamo i presidi di legalità per non offrire spazio agli appetiti criminali.

130 opere saranno avviate nell’immediato: per la Liguria si tratta della linea ferroviaria Alta velocità Genova Ventimiglia (raddoppio a ponente), la Gronda e il Ponte sullo Scrivia sulla A7 che sarà demolito e ricostruito.

Cambiano le soglie per gli affidamenti:

Per l’affidamento diretto la soglia viene elevata a 150mila euro;

Procedura negoziata senza bando per importi fino a 5 milioni di euro;

Sopra i 5 milioni la regola resta la gara ma se si tratta di opere collegate all’emergenza covid si procederà a una negoziata con inviti.

Verranno dati poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti (proprio come auspicava Toti ieri?) senza più necessità di nominare commissari: però in caso di complicazioni si potranno nominare commissari come per Expo Milano e il ponte di Genova.

Altra slide, altro regalo: “Basta paura, conviene sbloccare”: i funzionari pubblici verranno messi in condizione di sbloccare i cantieri, e la sanzione a quanto abbiam capito colpirà gli attendisti troppo pignoli: in compenso, fino al 31 luglio la responsabilità davanti alla Corte dei conti sarà limitata al solo dolo, resterà la colpa per inerzia e ritardi.

Altro grande cambiamento la revisione dell’abuso d’ufficio e responsabilità erariale: si modifica e se ne circoscrive la portata, solo in presenza di violazione di specifiche regole di condotta e non di principi o norme generali (glip).

Sentenza breve per gli appalti, anche in presenza di contenzioso l’opera non si bloccherà più salvo provvedimento del Giudice che blocchi la stazione appaltante.

Tempi compressi per le risposte da parte della pubbliche amministrazioni.

Poi, la norma che Conte definisce rivoluzionaria: d’ora in poi qualsiasi provvedimento che attribuirà nuovi costi burocratici dovrà essere compensato dall’eliminazione di corrispondenti costi burocratici.

La PA deve pubblicare sui propri siti i tempi delle pratiche.

Riguardo all’edilizia, sarà più semplice costruire e rigenerare senza maggior consumo di suolo

Previste facilitazioni per ricostruzione aree terremotate e inoltre non sarà più necessario il via libera della Soprintendenza per le strutture mobili.

Procedure urgenti, afferma Conte, per il rilascio della procedura antimafia: il controllo sarà più celere e più pervasivo (come? Un vago “controlli preventivi e incroci banche dati”)

Le certificazioni si potranno ottenere con una app.

Internet sarà più veloce e alla portata di tutti, previsto un nuovo progetto per la banda larga. Ultimo punto, l’ambiente: “Non vogliamo condoni - dice Conte - ma una VIA non può durare anni: bonifiche ambientali più rapide e semplici. Vogliamo la transizione energetica e avremo uno Stato amico delle imprese”. 

Speriamo solo di quelle sane, perché se la semplificazione è un obbligo il controllo serio è il più grande dovere che lo Stato ha nei confronti non solo dei cittadini, ma anche e soprattutto delle imprese che la mafia dentro non ce l’hanno e non la vogliono.

LNS

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