“La soluzione - scrive Toti tra un calice di bianco in riva al mare e una notte stellata in piazza De Ferrari - non può essere usare i soldi dei contribuenti e dei correntisti postali per comprare autostrade.”
Siamo lieti che Toti si occupi di come vengono utilizzati i soldi dei contribuenti, specie se leggiamo quanto anticipato da Repubblica sulla relazione della Corte dei Conti secondo la quale la Regione Liguria compirebbe “operazioni elusive sul bilancio”.
“Servono invece - prosegue Toti - nuove regole per chi le gestisce, più investimenti, più opere, soprattutto per la Liguria che ha pagato e sta pagando il prezzo più alto.”
Tra le righe appare l’inevitabile: più soldi, magari da affidare proprio ad Aspi per le “nuove opere” e magari anche per le manutenzioni cui avrebbe già dovuto provvedere in tutti questi anni, dal momento che i dividendi c’erano e belli sostanziosi.
Il sedicente paladino dei liguri si dimostra insomma un’altra volta paladino di Autostrade per l’Italia.