News16 luglio 2020 08:52

Sette consigli semiseri per sopravvivere alle regionali

Raccomandazioni con tutto il cuore all’alleanza giallorossa dopo la designazione di Ferruccio Sansa a candidato presidente

Sette consigli semiseri per sopravvivere alle regionali

 

  1. Non sciupare energie a far la guerra contro Italia Viva. È fisiologica la presenza di un candidato di area centrista, i cui voti non sono voti persi per l’alleanza giallorossa ma voti strappati all’astensione.
  2. Non assecondare le battaglie interne al Partito Democratico. Ne uccidono più loro della spada.
  3. I nostri problemi principali sono il lavoro (connessi trasporti e infrastrutture), la sanità, la sostenibilità ambientale. In caso di lotte intestine all’interno della coalizione ripetere dieci volte “lavoro, trasporti, sanità, ambiente”.
  4. Cercare di condividere immediatamente con incontri pubblici il programma elettorale che è stato scritto in questi mesi con i cittadini e ridefinirlo: una volta i programmi si costruivano in base alle indicazioni delle sezioni territoriali di partito, e funzionava. Ora è un po’ tardi, ma qualcosa si può ancora fare.
  5. Si chiamano “elezioni regionali”. Quindi non si vota solo a Genova e provincia ma anche a Imperia, Savona e La Spezia. In caso di dubbi, ripetere dieci volte i nomi delle quattro province liguri. Tenendo Genova per ultima.
  6. Bonaccini ha vinto in Emilia Romagna perché, non fa che ripeterlo, ha fatto una campagna elettorale non contro qualcuno ma per l’Emilia Romagna. Toti ha fatto più danni della grandine, ma cerchiamo di andare avanti perché il presidente uscente è un mago del vittimismo e parla pure in terza persona come Cesare. Non fateci subire decine di post quotidiani con foto del naso che iniziano con “pur di attaccare Toti”.
  7. Infine, della Liguria non importa niente a nessuno se non a noialtri liguri: ricordiamoci che dobbiamo salvarci da soli.

LNS

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