Continuano dal Movimento: "Tali iniziative sono vietate a far data dalla convocazione dei comizi avvenuta il 23 luglio scorso, in forza alla legge 28/2000 che vieta alle amministrazioni di effettuare qualunque forma di comunicazione, a meno che non sia indispensabile a garantire l’efficace assolvimento delle funzioni.
Questo per evitare che i soggetti istituzionali che si ricandidano possano sfruttare la loro posizione di indubbio vantaggio per organizzare iniziative volte a veicolare un’immagine positiva dell’amministrazione e quindi cavalcare tali iniziative come forme di cosiddetta propaganda mediata.
L’AgCom è già intervenuta più volte nel corso degli anni a censurare questo tipo di iniziative, che costituiscono di fatto campagna elettorale attraverso mezzi e risorse pubbliche, motivo per cui abbiamo depositato un esposto al Corecom e nei prossimi giorni segnaleremo anche alla Corte dei Conti se le spese correlate sono legittime.
È inoltre curioso notare come il Comune abbia provveduto a sistemare verde e aria condizionata proprio in funzione dell’evento, mentre in tempi normali nessuno se ne sarebbe occupato: siamo al paradosso che conviene avere più passerelle elettorali per vedere l’amministrazione curare la città.
Duole constare inoltre che non c’è nulla da festeggiare o propagandare: la regione userà 5 milioni di euro di fondi pubblici per recuperare una villa patrimonio dei savonesi per trasformarla in un B&B di lusso, lasciando alla pubblica fruizione solo un misero museo del costume da bagno, che ovviamente andrà gestito a costo della collettività.
Ancora una volta il centrodestra fa scempio dei beni e delle risorse pubbliche solo per esporre un vessillo, ma a fini pratici i savonesi ci rimetteranno due volte, perché pagheranno il recupero della villa e non potranno fruirne in maniera efficiente."