Da Savona a Genova ci posson volere anche due o tre ore di cosiddetta “autostrada”.
I giovani scappano perché il lavoro è morto insieme al futuro.
Su Facebook da una dozzina di ore si discetta di Raffaella Paita.
La deputata di Italia Viva ha dichiarato di aver querelato Enrique Balbontin che le avrebbe dato della “bagascia”. Chiunque abbia visto gli spettacoli di Balbontin sa che “la Lella” è un suo personaggio, e questo nulla ha a che fare con la disgraziata coincidenza che Lella sia anche il diminutivo usato dalla signora Paita.
Non dovrebbe neppure essere il caso di dirlo, ma siccome qui si deve camminar sempre sulle uova lo ricordiamo.
Balbontin però adesso si è stufato - comprensibilmente - di fare da capro espiatorio e denuncerà Raffaella Paita per diffamazione e calunnia.
Infatti è la seconda volta in pochi giorni che il tandem Paita / Massardo prova e purtroppo riesce ad utilizzare la comicità di Balbontin come appiglio per attaccare la coalizione di Sansa e soprattutto come trampolino per far parlare di sé.
E a quanto pare siam tutti pronti a cadere nella rete come tonni, noi compresi.
Nel frattempo a De Ferrari se la ridono, ma questo sembra non importare più molto a nessuno.