News21 settembre 2020 18:21

Un presidente al 50%

Secondo le proiezioni Toti ha (ri)vinto la Liguria, come dalle peggiori previsioni. L’affluenza alle urne nella nostra regione non ha subito il crollo temuto ma si è comunque assestata al 53,46% per le regionali; più alta (59,17%) per il referendum

Un presidente al 50%

Quanto al risultato, nessuno se ne stupisce.

E come ha appena detto Mentana, alla fine "la colpa sarà di Sansa".

I motivi però sono diversi.

Anni di campagna elettorale martellante da parte del presidente (addirittura infestante, poi, dal crollo del ponte sul Polcevera) contro le poche settimane di Ferruccio Sansa, designato dopo mesi di veleni da due partiti che non lo volevano e che, salvo qualche onorevole eccezione, non l’hanno sostenuto.

Un sacco di soldi contro il crowdfunding della coalizione progressista.

Litigi e rancori come sempre accantonati a destra, e come sempre dirompenti dall’altra parte, che chiamar sinistra ci riesce un po’ difficile.

Ovviamente non si usano più quelle belle cose come l’analisi del voto o un filo di autocritica. 

Nei partiti si dirà “adesso ripartiamo dai territori” con chissà quanta reale intenzione di farlo.

Ferruccio Sansa però rappresenterà, crediamo con serietà, l’opposizione in consiglio regionale.

L’opposizione di tutti noi che non volevamo più vedere e subire la sanità di Toti, il cemento di Toti, gli sprechi di Toti, le passerelle di Toti.

Il nostro augurio è quello che espresse Massimo Cacciari pochi giorni fa: che Sansa possa ricostruire un centrosinistra decente in Liguria.

Liberandosi per prima cosa dalle nocive zavorre. 

LNS

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