Le responsabilità in democrazia sono strutturate in questo modo, che i cittadini per averle pagano, tramite le tasse che versano, e i decisori politici ricevono, per averle, uno stipendio molto buono.
I cittadini adesso hanno la responsabilità ben precisa di non ammassarsi, e la maggior parte di loro (di noi) cerca infatti di non farlo.
Se però treni, autobus e metro scoppiano di gente stipata che deve andare a scuola o al lavoro; se non sono state attrezzate per tempo le strutture sanitarie perché lo stracommissario contrattava inutili banchi e poi emerge che negli ospedali mancano le mascherine Ffp2 e Ffp3 (a proposito, qualcuno sa nulla della convocazione di Arcuri da parte del CTS per risolvere il problema?), la responsabilità di questo è davvero dei cittadini che si mettono in fila all’una di notte al drive in dormendo in macchina per fare il tampone e poter tornare al lavoro, o poter rimandare i figli a scuola?