Contromano04 dicembre 2020 15:13

Liguria digitale

Tra una focaccia di Recco e una farinata, il presidente Toti oscilla sempre più pericolosamente tra trigliceridi, accuse al Governo e inviti alla prudenza. In mezzo, ci siamo noi

Liguria digitale

Prendiamo la serata di ieri: prima, il comunicato stampa furioso per le chiusure natalizie, del tutto incurante del tragico bollettino coronavirus che contava 993 morti - di cui 26 in Liguria. “Ora che il virus cala in molte zone del paese, prima tra tutte la Liguria, invece si decide di chiudere indiscriminatamente. E lo si fa proprio nei giorni in cui, a Natale e Capodanno, gli Italiani, che si sono impegnati tento (tanto immaginiamo, ndr) a rispettare le regole, avrebbero meritato un po’ di fiato (che poi basta con sto fiato, trovi un'altra metafora, ndr). E ancora: “Io resto della mia opinione: a Natale e Capodanno, dove possibile, sarebbe stato giusto dare un po’ di libertà. Di movimento, di impresa, libertà emotiva di incontrare amici e parenti, ovviamente con prudenza. Libertà di culto, perché, anche se i vescovi in modo signorile non hanno detto nulla sull’anticipo della nascita di Gesù bambino, io ancora non ho capito perché dovrei contagiarmi meno uscendo dalla Messa alle 22 anziché alle 24? Se qualcuno me lo spiega... forse il virus vien di notte, come i Decreti di Natale”.

Il populismo fatto comunicato.

Poi, svelto il Nostro s’infila giacca cravatta e prudenza: gli indicatori sono in calo, ma bisogna fare attenzione. 

Infine, a tarda sera, l’ideona: farsi fotografare al lavoro, indefesso, col tavolo lettarmente coperto di fogli A4. 

Di cosa si tratti ce lo spiega lui stesso con dovizia di particolari: “Centinaia di mail, arrivate da tutta la Liguria e l’Italia (perché lui è un leader nazionale, non dimentichiamolo: gli scrivono pure da Canicattì, forse qualcuno addirittura dall’Argentina) scritte da uomini e donne che non potranno trascorrere il Natale con gli affetti più cari, dopo che il Governo ha unilateralmente deciso di chiudere i comuni per le feste”. 

Le mail appaiono un filo standardizzate, tanto che qualche perfido commentatore si chiede se non siano fotocopie.

Sempre carta buttata, in ogni caso: se il presidente è munito di un computer poteva tranquillamente rispondere da lì.

Nel frattempo capita che sia dicembre, e guarda caso nevica: una nevicata forse neppure epocale, comunque annunciata da giorni, e nonostante questo le autostrade son finite ko.

Perfino, pensate, quelle della Valbormida dove tutti si augurano di non sentirsi male, dal momento che l’ospedale di Cairo è chiuso da mesi per decisione proprio del Nostro.

Ma le autostrade non le gestisce il Governo, quindi dal presidente neppure un sussurro si alza: meglio farsi fare una bella foto in De Ferrari  con un bel piatto di farinata e perfino la ricetta per prepararla.

 

LNS

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