Il fine politico, già assessore regionale alla caccia, a novembre aveva avuto i suoi cinque minuti di celebrità grazie al selfie d’ordinanza mentre cenava a Pontinvrea con il sindaco del paese in barba al vituperato DPCM di Conte.
E oggi al post di Toti risponde inviperito: "Non si può definire italiano né ligure, chi nasce sul nostro territorio da genitori stranieri. Auguri e benvenuti a tutti i nuovi nati del 2021 in Liguria, ma ribadiamo che per essere italiani e liguri sia necessario intraprendere un percorso ben definito e quindi richiedere successivamente la cittadinanza, secondo quanto previsto dalle norme vigenti. No allo ius soli. Con la Lega al governo in Liguria così come, speriamo presto, a Roma, non accadrà mai che l'acquisizione della cittadinanza italiana avvenga come semplice conseguenza del fatto giuridico di essere nati in Italia. Occorre difendere le nostre tradizioni e la nostra identità”.
Ecco, se c’è un’identità che proprio non ci vien nessuna voglia di difendere è la vostra.
E Toti non finga di non sapere chi vive in casa sua.