News22 febbraio 2021 17:30

Savona, la rivolta dei ristoratori

Un anno di restrizioni, speranze e delusioni, investimenti ingenti per rispettare i protocolli anticovid: bar e ristoranti vivono in modalità stop and go dal marzo del 2020 ma tasse, affitto e bollette non si sono mai fermati

Savona, la rivolta dei ristoratori

E la chiusura di San Valentino, comunicata poche ore prima della fatidica domenica, è stata percepita come l’ennesima mancanza di rispetto verso un settore che non riesce più a vedere un futuro.

“Vogliamo solo lavorare in sicurezza”: questo è quel che ci dicono tutti gli esercenti che si sono ritrovati nel primo pomeriggio davanti alla Prefettura per poi dare vita a un corteo che ha coinvolto il centro di Savona.

Una manifestazione spontanea e gremita, alla quale la maggior parte dei presenti ha aderito grazie al tam tam sui social network.

L’abbiamo scritto ieri e continuiamo a pensarlo: la logica dice che è molto più sensato aprire i locali, magari limitando l’attività al servizio ai tavoli, piuttosto che creare assembramenti incontrollati su panchine o piazze. 

Lasciamo parlare i molti cartelli che abbiamo fotografato, e che trovate qua sotto.

LNS

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