La prima reazione politica alla ferale notizia è quella di Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa e vicepresidente della Commissione II “sanità e sicurezza sociale”.
«Veniamo a conoscenza di questo fatto increscioso al concludersi di due giorni di consiglio straordinario sul piano vaccinale.
Un consiglio inutile, durante il quale il presidente Toti non ha risposto a nessuna delle questioni sollevate dall'opposizione e in cui, soprattutto, non ha condiviso con l'aula questa notizia sulle consegne dei vaccini. Notizia che, in qualità di presidente e di assessore alla sanità, presumibilmente sapeva già».
«Ne consegue che tutta la propaganda fatta da Toti, e anche dal sindaco di Genova Marco Bucci che si vanta della postazione per i vaccini ricavata al padiglione Jean Nouvel, sull'efficienza del piano vaccinale ligure e sulle previsioni in merito alle persone vaccinate giornalmente andrà clamorosamente delusa».
«La capacità mediatica di Toti riuscirà probabilmente a nascondere l'ennesimo flop di cui questa regione si rende responsabile - conclude Pastorino - ma i fatti sono questi: tutte le regioni stanno subendo ritardi e tagli nella distribuzione dei vaccini, ma la Liguria è stata e resta un fanalino di coda per numero di vaccini inoculati.
Il nostro piano vaccinale è caratterizzato da una totale disorganizzazione, e questo Toti non può nasconderlo né negarlo».
A chiedere chiarimenti anche Danilo Bruno (Europa Verde Liguria) che si chiede:
"Il piano vaccinale ligure esiste?
Si parla di:
a) difficoltà per le persone fragili;
b) problemi nella vaccinazione delle persone straniere residenti in Italia;
c) problemi per una fornitura apparentemente andata a male ad Albenga;
d) problemi per categorie professionali che verrebbero, a stare a notizie apprese, servite solo in base a possibili e saltuarie disponibilità di vaccini;
e) la questione della presunta vaccinazione del segretario generale della Regione, che deve essere chiarita in Consiglio regionale a partire dalle notizie di stampa;
f) ci spieghi infine come funzionano i criteri di vaccinazione perché il sottoscritto lavora in Dogana a Voltri e ad oggi nulla sappiamo su quando verremo vaccinati pur essendo parificati alle Forze dell'ordine e avendo dato la disponibilità già da oltre quindici giorni.
Ci spieghi, Signor Presidente, perché non stiamo facendo una gara ma stiamo lavorando insieme per realizzare in modo solidale una vaccinazione di massa."
Regione Liguria nel pomeriggio invia una nota: "Si comunica che, nonostante il taglio di circa 60mila dosi di vaccini AstraZeneca previsto per la nostra Regione nel mese di aprile, i Medici di Medicina Generale continueranno come sempre a prenotare le vaccinazioni per i propri assistiti, come previsto dagli accordi e dal piano vaccinale regionale.
Ovviamente, a causa dei tagli nella fornitura delle dosi di vaccino, il numero massimo di pazienti vaccinabili in ogni giornata diminuirà: una volta raggiunto il tetto massimo giornaliero di prenotazioni possibili in funzione delle dosi disponibili, i medici potranno effettuare ulteriori prenotazioni per i propri assistiti nel primo giorno utile, seguendo le quantità di vaccini consegnati e quindi somministrabili.
Prosegue contestualmente l’attività dei medici di medicina generale di segnalazione alle Asl dei propri assistiti ‘estremamente vulnerabili’ oppure da vaccinare al domicilio in quanto ‘non deambulanti’.
Ogni altra comunicazione differente all’utenza è errata e fuorviante."
La situazione nel Savonese
La ASL 2 comunica che da oggi è andato a regime il nuovo sistema di controlli e verifiche sulla sicurezza del trasporto delle dosi, quindi la programmata attività vaccinale si è svolta regolarmente in tutte le 11 sedi vaccinali attive oggi, per un totale di 1874 inoculazioni.
LNS
