News31 marzo 2021 17:57

Savona e cemento, nuovi rischi a ponente

Europa Verde: un altro tratto di spiaggia libera delle Fornaci verrà sacrificato alle esigenze degli imprenditori privati, mentre da anni denunciamo inascoltati i rischi di una colata di cemento a ponente. Quale guadagno per Savona?

Savona e cemento, nuovi rischi a ponente

Secondo notizie di stampa nell'estate 2022 in un tratto di spiaggia libera delle Fornaci apriranno di nuovo i bagni la Playa con una settantina di cabine mentre nell'area di spiaggia oggi libera e abbandonata alla sporcizia ove erano allocati verso Zinola potrebbe sorgere un complesso di villette anche se per ora il Comune ha negato la concessione edilizia e la causa è dinanzi alla Magistratura.

A questo punto sorge la consueta domanda "Ma la collettività savonese cosa ci guadagna?".

In primo luogo un altro tratto di spiaggia libera delle Fornaci verrà sacrificato alle esigenze degli imprenditori privati sicuramente nel rispetto della ripartizione degli spazi e della legge ma il fatto è comunque questo e non si può negare come allo stesso modo la decisione dell'Autorità Portuale di consentire lo spostamento dei bagni apra di nuovo il discorso posto anche da noi di Europa Verde del governo del litorale poiché crediamo che il Comune sul tema si debba attivare su due fronti:

a) trovare una intesa con l'Autorità Portuale in modo da poter dare un assenso preventivo alla gestione delle spiagge e soprattutto evitare di trovarsi dinanzi a decisioni già prese come quella, a stare a notizie di stampa, che avrebbe riguardato l'area dello Scaletto e la Cooperativa Oltremare;

b) lavorare con la Regione, l'ANCI e altri comuni ad una modifica della legislazione in modo che si possa giungere ad un diverso governo delle spiagge collocate in ambito portuale.

in seconda sede vi è la vicenda dell'attuale spiaggia ove era collocato la stabilimento La Playa, che, a stare a notizie di stampa, è diventato un ricettacolo di sporcizia e di frequentazioni non opportune ed ove dovrebbe sorgere un complesso residenziale.

Ora noi chiediamo:

a) cosa costa pulire e rendere frequentabile quel tratto di spiaggia?

b) l'ipotesi di costruire un complesso di villette non si collocherà in modo strategico con la riqualificazione, presunta o reale  è ancora da vedere, del fronte mare di ponente e con il progetto della Passeggiata a cui si associano alcuni nodi urbanistici ancora irrisolti come l'ex LIDL,il complesso Famila, l'idea di costruire condomini nell'area dell'ex cantiere Solimano,...ove come al solito a Savona la destra cittadina ricorre alla magica parola cemento e privatizzazione degli spazi per ottenere in cambio qualche giardino di plastica e pochi alberi ridotti a misere immagini della natura?

Purtroppo da troppo tempo conosciamo la realtà savonese e da anni denunciamo (inascoltati) i rischi di una colata di cemento a ponente e vorremmo essere smentiti dalla Sindaca e dall'assessore all'urbanistica all'unisono e non  dal consueto "coro polifonico ed anche ormai un pò stonato", che ha amministrato Savona in questi anni.

La città ha infatti bisogno di spiagge, di spazi per le attività all'aria aperta e al più di strutture ricettive oltre a strutture sociali non di nuove cementificazioni.

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