News05 agosto 2021 11:56

Notti bianche: le ragioni del flop

Russo: "Un fallimento dovuto alla totale assenza di politiche di rilancio del commercio. Il calendario delle manifestazioni è fondamentale nel mio progetto per Savona, una strategia nelle mani del Comune"

Notti bianche: le ragioni del flop

“Un fallimento che è figlio della totale assenzadi politiche di rilancio strutturale del commercio.

Ed è l’ennesimo segno di indifferenza da parte dell’amministrazione che ha messo a disposizione pochissimi fondi e non ha dato supporto logistico né pratico in un momento in cui organizzare manifestazioni, anche a causa della situazione sanitaria, è davvero complicato”.

Marco Russo, candidato sindaco del Patto per Savona, commenta così la cancellazione dell’ultima delle Notti Bianche in centro.

“Mi confronto spesso con i commercianti - aggiunge - e noto che c’è un atteggiamento generale di scoraggiamento, si sentono soli in un momento davvero difficile”.

Il tema del riaprire le serrande in centro, come nei quartieri, è prioritario nell’Agenda per Savona.

“Nella mia amministrazione gli eventi devono essere uno dei principali strumenti di attrattività.

Il calendario delle manifestazioni deve essere una vera e propria strategia nelle mani del Comune che deve anche promuovere e incentivare gli utilizzi temporanei dei negozi sfitti, sia a scopo commerciale che promozionale e deve sostenere i negozi di vicinato anche attraverso unapolitica dei buoni spesa”.

Ma oltre a strategie e pianificazioni economiche, conclude Russo:“Bisogna costruire un rapporto di coesione con i commercianti”.

Contro l'attuale giunta anche i Dem Elisa Di Padova e Paolo Apicella: "Snaturare i "giovedì di luglio" è stato un grave errore che ha causato dispersione e perdita di risorse, tempo ed energie sia dei commercianti sia di chi ha provato comunque a fare qualcosa.

Un momento che poteva e doveva essere di ribalta per il cuore della città con gli esercizi commerciali appena usciti dalle pesanti restrizioni.

Non si dica “non si poteva” perché si è scelto di inventarsi un’altra cosa.

La scelta per il "concerto" è stata di preferire la platea di 400 persone al Priamar invece che un numero inferiore in piazza Sisto, dimenticando e trascurando il fatto che con le doverose attenzioni per evitare assembramenti, si sarebbe generato un circuito virtuoso importantissimo per il commercio e per la vivacità del centro. Non tutti avrebbero assistito al concerto ma tanto avrebbero girato per la città alla scoperta delle altre iniziative dei commercianti.

Ne avremmo avuto tutti bisogno.

Avevamo chiesto ai 3 Assessori – concentrati nel ringraziarsi a vicenda nel comunicato stampa di presentazione – di ripensarci. 

Niente da fare.

È bene ricordare che i giovedì di luglio nascono da un'idea dei commercianti e dalla successiva proficua collaborazione del Comune con i commercianti.  

Per questo la loro anima e la stessa essenza di questa manifestazione è il CENTRO CITTADINO. Nessun altro luogo. 

Altro che campagna elettorale, dopo cinque anni di incapacità, c'è solo da augurarsi che mai più si debba assistere a tutti questi vuoti di ascolto e cura del nostro tessuto cittadino."

red

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