News06 ottobre 2021 09:38

Valbormida: scoperta frode fiscale nel settore della commercializzazione del pellet

L'indagine dei Finanzieri della Tenenza di Cairo Montenotte: le Fiamme Gialle hanno scoperto che una società di Millesimo, gestita di fatto da un pluripregiudicato, ha acquistato e rivenduto pellet per un totale di circa 2,5 milioni di euro, evadendo l’IVA per circa 600 mila euro

Valbormida: scoperta frode fiscale nel settore della commercializzazione del pellet

Militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Savona hanno dato esecuzione al  sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal Tribunale di Savona  su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 2 soggetti italiani, a cui è  riconducibile un soggetto giuridico operante nella commercializzazione del pellet, con sede in  Valbormida e precisamente nel comune di Millesimo, presso lo studio di una nota commercialista. 

In particolare, i Finanzieri della Tenenza di Cairo Montenotte, partendo da alcune notizie  acquisite sul territorio circa la commercializzazione, da parte di alcuni rivenditori valbormidesi, di pellet ad un prezzo ribassato rispetto alla media nazionale, hanno avviato accertamenti finalizzati  a verificare se l’attività si svolgesse nell’alveo della legalità e della leale concorrenza tra operatori  economici. 

L’attenzione delle Fiamme Gialle si è subito concentrata su una società di Millesimo, che risultava  formalmente amministrata da un 45enne incensurato residente a Bra(CN), che percepiva per la  sua opera un compenso mensile di circa mille euro, ma di fatto era gestita da un pluripregiudicato di 50 anni, originario di Sanremo(IM) ma residente a Ceva (CN), gravato da precedenti per rapina  a mano armata, associazione per delinquere e bancarotta fraudolenta. 

Il meccanismo utilizzato per compiere la frode era semplice, ma ben congegnato: la società  acquistava il pellet regolarmente da diversi fornitori comunitari (lituani, estoni, belgi, tedeschi,  polacchi e austriaci) che poi cedeva a prezzo concorrenziale a diversi rivenditori delle province di  Savona, Imperia, Cuneo ed Alessandria, omettendo tuttavia di versare all’Erario l’IVA incassata;  grazie al costo di acquisto ribassato, gli ignari rivenditori, a loro volta, riuscivano a vendere al  dettaglio il pellet a prezzi inferiori rispetto a quelli mediamente praticati dai loro concorrenti. 

Nell’arco di tre anni, dal 2017 (anno di costituzione della società) al settembre 2019, la società ha acquistato e rivenduto pellet per un totale di circa 2,5 milioni di euro, evadendo l’IVA per circa 600 mila euro. 

La Procura della Repubblica di Savona, informata della vicenda, ha iscritto nel registro degli  indagati il “prestanome” ed il dominus della società ed ha disposto perquisizioni locali e domiciliari a Millesimo, Ceva e Sanremo, presso la sede della società coinvolta e le abitazioni degli indagati.  La stessa Autorità Giudiziaria ha inoltre ordinato, per il momento, il sequestro preventivo - finalizzato alla confisca diretta e per equivalente - di beni e disponibilità finanziarie per un importo  pari a € 140 mila euro, corrispondente all’IVA evasa nell’anno 2018. L’esecuzione del  provvedimento ha consentito di sottoporre a sequestro due orologi del valore di circa 10 mila euro  ciascuno e depositi bancari nella disponibilità dell’amministratore di fatto. 

L’attività svolta dalla Fiamme Gialle testimonia ancora una volta il forte impegno a tutela delle  entrate dello Stato e della leale concorrenza del mercato.

com