Un corteo partecipato, con i tradizionali mezzi del porto purtroppo parcheggiati in piazza Giulio II e poi in piazza Mameli: Savona ha celebrato la festa dei lavoratori nei giorni in cui si apre la campagna elettorale per i referendum proposti dalla Cgil per un lavoro dignitoso e sicuro.
"Ogni giorno in Italia - la denuncia del segretario della Cgil savonese Andrea Pasa - 3 persone escono di casa per andare a lavorare e non tornano; ogni anno muoiono oltre mille lavoratori, nel 2024 sono stati 1090, 49 in più rispetto al 2023".
"Alla base degli incidenti mortali ci sono spesso cause riconducibili all’organizzazione del lavoro, all’assenza di formazione, ad una precarietà del lavoro che è arrivata ormai anche in provincia di Savona a superare il 90% dei nuovi occupati, ai ritmi elevati di produzione, ma si muore soprattutto perché il lavoro è povero! Quando si punta su precarietà e sfruttamento, si mette a rischio la sicurezza e quindi la vita".
"Si lavora in fretta, sotto pressione, con l’ansia costante di perdere il posto. Il sistema degli appalti e subappalti ha ridotto le persone a meri strumenti di produzione. È questo il vero male: un modello disumano, in cui la sicurezza è vista come un ostacolo da aggirare".
"Per fermare questa strage è urgente mettere in campo tutti gli strumenti di contrattazione e mobilitazione, strumenti anche legislativi per abrogare le norme e le leggi che in questi anni hanno svalorizzato il lavoro e lo hanno reso più insicuro.
Per questo diventano fondamentali i referendum del prossimo 8 e 9 giugno: uno dei quesiti sul lavoro è proprio su salute e sicurezza, in particolare negli appalti. Vuole cancellare la norma che esclude la responsabilità del committente in caso di appalto e subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale, perché la regola è sempre la stessa: più frammenti il lavoro più c'è il rischio di aumentare il lavoro irregolare e soprattutto che venga messa da parte la prevenzione".
Sotto, alcune foto del corteo.