News09 febbraio 2022 15:08

Il sogno, il piano, le città

“Dreamtown Piano” è il nuovo album di Deca, al secolo Federico De Caroli: quattordici tracce ispirate agli scorci lirici offerti quasi inconsapevolmente dalle atmosfere degli spazi urbani tra cemento, traffico e umanità in movimento

Il sogno, il piano, le città

Il secondo album completamente pianistico del compositore savonese è stato interamente scritto e realizzato tra marzo e settembre 2021 e registrato a novembre avvalendosi delle sonorità morbide e vibranti dei pianoforti Bosendorfer.
A cinque anni da Isole Invisibili e a un anno dall’interludio sperimentale di Lucifero Alchemico, in Dreamtown Piano suggestioni poetiche tratteggiano giardini, ruscelli, nuvole, foschie, tramonti nelle singole fasi della giornata, in un susseguirsi di scorci lirici che ci accompagnano nelle città mostrandoci il loro lato meno vistoso e più intimo.
Ne parliamo con Deca alla vigilia dell’uscita dell’album, che sarà disponibile in formato digitale entro la fine del mese.


Come è nato Dreamtown Piano?
In parte per una volontà, consapevole, di voler onorare ancora una volta il pianoforte: in trent'anni di carriera non avevo mai fatto un'opera solo pianistica prima di Isole Invisibili, pubblicato nel 2017. In parte grazie alla sollecitazione molto forte dell’ispirazione: la maggior parte dei pezzi nasce da improvvisazione, da una spinta emozionale ed evocativa.
Gli squarci lirici, misteriosi degli spazi urbani sono suggestioni che mi accompagnano da sempre, anche nei miei libri: penso a Il futuro è finito (2016). Delle città vediamo soprattutto il cemento, il vetro, l’acciaio ma basta un fiore testardo o il riflesso della luce del tramonto su un grattacielo per trovare momenti di emotività: è questo che dà coerenza all’album, i pezzi sono tutti ispirati alle emozioni intime che colgono chi si muove in uno spazio urbano.


Le tracce di Isole Invisibili erano state create in un lungo arco temporale. Com’è stata la gestazione di Dreamtown Piano?
Molto più breve: l’ho pensato a marzo, realizzato tra maggio e settembre, quando ho scelto l’ordine dei pezzi; a novembre sono andato in studio a registrare.
Album come questo non hanno bisogno del lavoro di post produzione di cui invece necessita la musica più complessa come quella orchestrata o le colonne sonore: la musica pianistica per quanto mi riguarda è molto spontanea, il pezzo nasce contemporaneamente in testa e sulla tastiera già formato e una volta nato ha bisogno solo di piccole rifiniture.


Come sono stati pensati il titolo e la copertina?
Il piano, la città e il sogno sono il filo conduttore dell’album e li ho voluti sia nel titolo sia nella copertina: la tastiera del pianoforte si fa grattacielo, si fonde coi grattacieli e si slancia verso il cielo del crepuscolo, tra le nuvole che simboleggiano il sogno.
Dedico molta attenzione all’iconografia e anche ai titoli dei pezzi che in quest’album sono in inglese - perché il lavoro avrà una grande distribuzione sul mercato estero; però ho voluto che fossero immediatamente comprensibili anche per chi non è anglofono.
Ogni titolo è composto da sole due parole, che caratterizzano l’atmosfera di ogni pezzo: pensiamo a Morning movement, dove la dinamicità del mattino non è solo movimento nevrotico. O Winter underground: anche nelle metropolitane si può trovare poesia, nella testa di ogni individuo che si muove sottoterra per raggiungere qualcuno o qualcosa c’è una storia.

Le musiche di Deca sono distribuite in Europa da KPM Sony e negli USA da APM Music, il colosso hollywoodiano. Dreamtown Piano è stato pensato per il cinema?
No, non ho pensato molto all'utilizzo cinematografico, pur sapendo che i miei editori lo useranno tanto per la televisione e per il cinema: eppure paradossalmente è venuto fuori un lavoro assolutamente filmico. Nessun pezzo è dedicato o ispirato a una particolare persona, ma alle atmosfere create dai luoghi.
Anche la relativa brevità dei brani è stata una scelta voluta: ognuno ha una durata che va dai 2 minuti e 50 ai 4 minuti al massimo. Condensano l’idea, non stancano, li si riascolta subito.
Ciò che ha dato poi la forma all'album è stato il suono del pianoforte Bosendorfer, che ha le caratteristiche che io trovo perfette per quel genere: ha vestito ogni pezzo in maniera sartoriale.

Come avverrà la distribuzione?

Il mio editore, Sonor Music, è il distributore per l’Italia. In Europa l’album verrà distribuito da KPM/SONY Music Publishing e negli USA da APM Music, sia attraverso i cataloghi ufficiali sia attraverso i più importanti portali musicali.
L’album in prima battuta sarà distribuito solo in formato digitale, anche perché il mercato del cd sta finendo: magari più in là si potrebbe pensare a un’edizione speciale in vinile. Il 24 gennaio è stato pubblicato su YouTube il videoclip ufficiale del brano di apertura "Dreamtown Skyline” (https://www.youtube.com/watch?v=mTtzC7W7nPE)



DECA - DREAMTOWN PIANO
febbraio 2022
ed. Sonor Music Editions

distr. KPM/SONY MUSIC PUBLISHING (Europe)
        APM MUSIC (North America)

Musica scritta e suonata da Deca (Federico De Caroli)
Registrato e mixato alla MazziFactory - novembre 2021
Artwork grafico: Atom Art
Artwork video: Mario Molinari
Pianoforte: Bosendorfer 225 Grand

Tracklist

01 - Dreamtown skyline
02 - Homesick land
03 - Invisible smile
04 - Summer solitude
05 - Clouds labyrinth
06 - Morning movement
07 - Rainy river
08 - Daydream window
09 - Silent gardens
10 - Sunset blue
11 - Evening mist
12 - Winter underground
13 - Usual conclusions
14 - Remember me

G.S.

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