Nei piani del Comune, il palazzo dovrà essere molto più di una biblioteca: il progetto illustrato dalla studiosa Antonella Agnoli, che ha concepito la Biblioteca San Giovanni di Pesaro e collabora con numerose biblioteche italiane, intende farne un luogo ampio di conoscenza e di socialità. Un luogo di benessere per la città.
“La sfida della cultura oggi - ha osservato Agnoli - è quella di far stare meglio i cittadini, di farli sentire parte dei luoghi che abitano”.
In un periodo di forte crisi economica come quello che stiamo vivendo, un luogo di cultura può - e deve - essere anche una cura contro le diseguaglianze: non tutti, per esempio, possono permettersi una connessione internet veloce o un tablet di ultima generazione, e Agnoli ha ricordato quanto sia importante che esista un ambiente davvero accessibile a tutti, privo di barriere architettoniche ma anche psicologiche e sociali.
Un programma di ampio respiro, apparentemente privo di quel provincialismo stagnante che per tanto tempo è stato il male principale della vita culturale savonese, che infatti ha trovato orecchie attente da parte di chi presenziava all’evento inaugurale: diversi esponenti del mondo dell’arte e della cultura ma anche tanti semplici cittadini che da troppi anni vedono quei cancelli sbarrati e sperano che il grande palazzo nel cuore del centro storico e il passaggio che collega via Pia al Duomo tornino alla vita.
Ognuno potrà, a partire dai tavoli che stamattina animano il cortile del palazzo, esprimersi su tre temi in particolare: l’identità che dovrà avere il polo culturale, i servizi che dovrà offrire, il palinsesto durante la fase dei lavori - che saranno cofinanziati dal Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali del Ministero.
I laboratori, ha ricordato l'architetto Andrea Canziani del Ministero della Cultura, sono parte delle Giornate Europee del Patrimonio dedicate quest'anno proprio al tema 'Patrimonio culturale sostenibile: un'eredità per il futuro’.
Avvisando i Lettori che scriviamo al netto della spaventosa situazione internazionale e di tutte le incognite che porta con sé per l’Italia, osserviamo che quella di palazzo Della Rovere è una sfida importante per Savona: se la nostra città riuscirà a tornare attraente - per chi la abita e per chi viene da fuori - dipenderà in parte dall’esito di questa scommessa.
Nel frattempo, compare fisicamente un arcobaleno.
LNS
